Milano, le chat del 29enne arrestato per apologia della Shoah: «Annienterò IsraHell, Dio benedica Hamas»

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Mercoledì 17 Aprile 2024, 10:27
Apologia della Shoah e un vero e proprio "odio ossessivo" verso lo Stato di Israele e il popolo ebraico. È quanto emerso dalle indagini che hanno portato all'arresto a Milano di un 29enne italiano, di origine egiziane, per propaganda e istigazione a delinquere finalizzate all'odio razziale e religioso, aggravate dall'apologia della Shoah. Dalle indagini dei poliziotti della Sezione Antiterrorismo Internazionale della DIGOS della Questura di Milano e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione è infatti emerso che il giovane aveva avviato chat su WhatsApp e Instagram con numerose persone con cui condivideva le stesse posizioni radicali e nelle quali, secondo gli investigatori, aveva manifestato "aperto sostegno alle azioni di Hamas" e allo stesso tempo "un odio ossessivo verso lo Stato e il popolo ebraico". Da qui, tramite i propri profili social, aveva tenuto una "quotidiana, incessante e sistematica attività di condivisione di contenuti di analogo tenore con differenti e articolate modalità". Il 29enne ha pubblicato più volte notizie e materiale di propaganda acquisite su canali tematici - tra cui gli organi mediatici ufficiali dell’ala militare di Hamas e di Hezbollah - traducendole in lingua italiana e talvolta modificandole per renderle maggiormente appetibili. Ha poi rilanciato le riposte di approvazione ricevute in privato, condividendole in numerosi e quotidiani post pubblici che fungevano da volano di propaganda per contenuti ed esternazioni di sostegno alle citate organizzazioni terroristiche, col dichiarato obiettivo di invitare i fratelli ad arruolarsi invece di nascondersi. In particolare, il 29enne ha usato la frase in difesa di Hamas nel commentare con esternazioni discriminatorie e sessiste la tragica vicenda dello stupro, tortura e uccisione di una ragazza al rave musicale del 7 ottobre 2023 in Israele. (LaPresse) 
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