I calanchi sono delle particolari forme di erosione create dagli agenti atmosferici, in particolare dalle acque pluviali, nelle argille del Pliocene depositate in più riprese dall’oceano, soprattutto attorno a due milioni di anni fa. Osservando la rupe su cui poggia Civita di Bagnoregio, meta turistica sempre più gettonata e in procinto di entrare nell'elenco dei siti partimonio dell'Unesco, si possono notare le diverse stratificazioni geologiche, dal basso verso l’alto troviamo basamenti calcarei e argille sabbiose, su queste poggiano ulteriori sabbie e conglomerati.
Questo territorio di alto valore naturalistico, denominato “Forre della Teverina” è compreso nei Comuni di Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Celleno, Civitella d’Agliano, Graffignano e Lubriano, con notevoli testimonianze del periodo etrusco. «Un’escursione di 12 chilometri per oltre 550 metri di dislivello, di difficoltà impegnativa, attraversando la Valle dei Calanchi da Lubriano a Civita di Bagnoregio, ultima tappa della visita», spiegano dalla Pro Loco.
Info e prenotazioni : segreteria@prolocoviterbo.it oppure al 393 3232478
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