Nel Viterbese diserbanti usati senza regole: fioccano le multe in campagna

Gli effetti dei diserbanti (autorizzati?) sui noccioleti
di Ugo Baldi
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Mercoledì 23 Maggio 2018, 13:05
Drastico giro di vite da parte del personale dei Carabinieri forestali nel Basso viterbese nei confronti dei coltivatori che non rispettano le regole sull'uso dei fitofarmaci in agricoltura.

Sono sei le sanzioni elevate, nel giro di tre giorni, e che variano da 300 a 400 euro tra i territori di Civita Castellana, Corchiano e Nepi. Nel complesso si tratta di agricoltori scoperti a irrorare diserbanti all'interno dei propri noccioleti, in barba alle norme che sono state emanate dalle amministrazioni comunali per limitarne l'uso, e soprattutto per salvaguardare la salute pubblica. Dunque le parole d'ordine no al glifosate, ai diserbanti e agli insetticidi senza regole comincia a fare effetto. I comuni dell'agro Falisco, anche su sollecitazione dei vari comitati per la salvaguardia del territorio, hanno alzato il tiro dallo scorso anno.

Questo dopo l'espansione indiscriminata della monocoltura della nocciola, che si affianca a un uso elevato della chimica in agricoltura. Da qui le azioni per la difesa dell'ambiente, della fauna e della salute dei cittadini, contro l'impoverimento del sottosuolo e l'inquinamento della falde acquifere. Le multe, come è previsto nelle ordinanze comunali per chi tenta di aggirare i divieti, arrivano appunto fino a 400 euro.

Le regole sono chiare: le aree soggette a trattamento devono distare almeno 75 metri da gruppi di case sparse; 25 metri dalle colture non interessate e dalle strade di pubblico transito; vanne segnalate con appositi cartelli di avviso; mentre nei fondi all'interno del perimetro urbano sono ammessi solo trattamenti specifici autorizzati per agricoltura biologica. Inoltre si devono utilizzare fitofarmaci autorizzati solo sulle colture prescritte e tutti i dispositivi di protezione individuale (Dpi) e collettiva (Dpc) indicati sulle schede di sicurezza. E si deve sospendere qualsiasi trattamento pericoloso per le api, durante il periodo di fioritura delle piante e di tutte le specie di vegetali impollinati da insetti e animali.
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