Bloccati i pendolari del crimine: presi tre romeni, incastrati dalle scarpe arancioni

Bloccati i pendolari del crimine: presi tre romeni, incastrati dalle scarpe arancioni
di Marco Feliziani
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Martedì 20 Marzo 2018, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 17:29

Quando i carabinieri della stazione di Tarquinia e del radiomobile di Tuscania li hanno fermati, a bordo di un'auto sull'Aurelia, non hanno opposto resistenza. Anzi, si sono resi disponibili al controllo, sicuri di farla franca. Tutti arrestati i tre romeni di 30, 39 e 40 anni, domiciliati a Roma, Anzio e Ostia, che dal Lazio fino alla Toscana hanno perpetrato reati di ogni genere.

Professionisti con un curriculum criminale di tutto rispetto, esperti in furti d'appartamento, slot machine e cambiamonete. L'ultimo colpo in trasferta, ieri notte a Siena, al parcheggio multipiano San Francesco. Qui a viso coperto hanno scavalcato la recinzione passando per la boscaglia; una volta dentro hanno forzato le casse automatiche portandosi via 7mila euro. Ma sono stati incastrati dalla negligenza di uno dei tre, che dopo il furto non ha avuto l'accortezza di cambiarsi le scarpe di colore arancione.

Un dettaglio evidenziato dalle immagini del sistema di sorveglianza del parking, che i militari hanno visionato dopo che i tre si erano appartati nella notte in una zona isolata, per sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine. Il loro fermo è avvenuto all'alba al casello dell'autostrada Tirrenica, nel territorio di Tarquinia, dove i carabinieri insospettiti dei loro atteggiamenti hanno eseguito una approfondita perquisizione nell'auto.

In un guanto dentro il filtro dell'aria c'era parte del bottino, più di 3mila euro in monete. Poi la scoperta nel vano motore, con il resto del denaro in banconote di diverso taglio. Dagli accertamenti del database dell'Arma, uno dei componenti della banda aveva l'obbligo di firma presso l'autorità giudiziaria, un altro era stato colpito più volte da un'espulsione dal territorio nazionale. L'auto, come il denaro e gli arnesi utilizzati per compiere il furto, sono stati sequestrata. I tre romeni sono stati portati nel carcere di massima sicurezza di Civitavecchia, in attesa della convalida d'arresto e a disposizione della Procura di Siena, in quanto l'ultimo reato è stato commesso nel capoluogo toscano.
 

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