Bollette non pagate, i vigili del fuoco restano senza gas: «In 35 anni di servizio mai successa una cosa simile»

Bollette non pagate, i vigili del fuoco restano senza gas: «In 35 anni di servizio mai successa una cosa simile»
di Maria Letizia Riganelli
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Sabato 2 Marzo 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 09:43

I vigili del fuoco non pagano le bollette, chiuso il contatore del gas. E’ successo nella sede del distaccamento di Civita Castellana, dove lavorano ogni giorno 30 pompieri divisi in 4 turni. L’amara scoperta è stata fatta giovedì dalla cuoca della caserma. Arrivata per preparare i pasti ai pompieri in servizio ha scoperto che il fornello non si accendeva. Ma nessun guasto era in corso, la società erogatrice da remoto aveva sigillato il contatore per morosità. «In 35 anni di servizio - racconta il capodistaccamento di Civita Castellana Vittorio Tomarelli - non mi era mai successa una cosa simile. Quando il tecnico, che ho chiamato io per capire cosa stava succedendo, mi ha detto che era stato chiuso il contatore per mancati pagamenti sono rimasto spiazzato». I mancati pagamenti delle bollette non hanno intaccato, al momento, il contatore dedicato all’acqua calda e al riscaldamento.

«Fortunatamente abbiamo due contatori diversi. Uno di ultima generazione per la cucina e uno più vecchio per il riscaldamento e l’acqua calda della caserma. La società da remoto è riuscita a chiudere solamente quello moderno. Senza riscaldamento d’inverno avremmo dovuto chiudere - dice ancora Tomarelli -, per i pasti invece ci siamo arrangiati. Abbiamo preso una bombola gpl per cucinare e per il momento andiamo avanti con questo. Sperando che la situazione si risolva in fretta».

Nonostante i disagi il distaccamento di Civita Castellana è operativo e pronto a tutte le emergenze. 

A non pagare le bollette del gas della caserma di Civita Castellana sarebbe stata la direzione regionale dei vigili del fuoco. Le bollette di molte caserme si sarebbero perse tra molte altre scartoffie. A finire a secco infatti non è stato solo il distaccamento del viterbese, ma anche le sedi di Civitavecchia, Eur e Tuscolano primo. «È una cosa gravissima e ci chiediamo se il ministro Piantedosi e il sottosegretario Prisco ne siano informati», denuncia Luca Antonazzo e Rossano Riglioni, rappresentanti sindacali di Roma e Lazio del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco.

«Non è accettabile - rimarcano i sindacalisti del Conapo - quanto sta accadendo in questi giorni e quello che devono subire i nostri vigili del fuoco rimasti senza riscaldamento e senza acqua calda e cucina. Non è la prima volta che vengono chiuse le utenze alle sedi operative dei vigili del fuoco, nonostante sono sede deputate al soccorso pubblico ai cittadini. Tutto questo non è più tollerabile, serve più attenzione da parte dei dirigenti responsabili dei pagamenti ai vari livelli del corpo nazionale dei vigili del fuoco, ad iniziare proprio dalla direzione regionale per il Lazio». 

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