Presidente Camilli: è ancora intenzionato a ritirare la Viterbese dal campionato?
“Assolutamente si. Mi conoscete da un po’ di anni oramai e sapete che quello che dico faccio. Ci hanno fatto una porcata: siamo stati spediti in un girone geograficamente quasi impossibile per noi. Io non c’è l’ho con la gente del sud Italia per carità, ma quello che è stato fatto alla Viterbese è un gioco sporco uscito a tavolino”.
In che senso…..
“I consiglieri di serie C che rappresentano i club del sud, si sono divisi gare in cui dovranno percorrere al massimo 300 chilometri. La Viterbese dovrà fare trasferte di 1240 chilometri con date impossibili: il 23 dicembre siamo a Rende e il 26 in campo contro la Paganese. La federazione ha perso tre mesi dietro al teatrino dei ripescaggi e alla fine ci rimette una delle poche società serie di questa categoria”.
Ora cosa succede….
“Succede una cosa molto semplice: la Viterbese martedì non scende in campo: i giocatori saranno liberi da domenica a giovedì. Ho già avvertito la Questura comunicando che al Rocchi la gara contro la Sicula Leonzio non verrà disputata. E così faremo nelle due successive. Butteranno fuori dal campionato una società sana e seria come la Viterbese, mentre nella passata stagione hanno salvato per dieci giornate un club morto come l’Arezzo”.
Lei cosa chiede in particolare…..
“A questi signori non chiedo niente: la Viterbese meritava di stare nel girone A, ma hanno deciso diversamente e a me questo calcio fa schifo”.
Intanto oggi la squadra riprenderà ad allenarsi a Grotte di Castro: potrebbe esserci un confronto con il presidente che sarà presente agli allenamenti.
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