Combattimento corpo a corpo, l'addestramento per gli allievi marescialli

Le esercitazioni in caserma
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Lunedì 16 Luglio 2018, 18:53
Corsi di combattimento militare per gli allievi marescialli dell'esercito del XX corso “Certezza”, nell'attività addestrativa per l’esercitazione “Una Acies 2018”.

Le lezioni di perfezionamento del “Metodo di combattimento militare” (MCM), disciplina già avviata durante il primo anno accademico, si sono tenute alla Scuola sottufficiali dell’Esercito di Viterbo. L’Mcm è un sistema di combattimento a distanza ravvicinata per specifiche esigenze operative militari. «Questa disciplina è stata studiata al fine di garantire al militare, completamente equipaggiato, la sopravvivenza sul campo di battaglia, senza l'impiego delle armi da fuoco», spiegano dalla scuola.

Da qui lezioni per una formazione completa, sia sulle discipline da combattimento che sui traumi e sulla psicologia del combattente. Sviluppato su mandato dello Stato maggiore dell’esercito da parte di un gruppo di progetto su base 187° Reggimento paracadutisti, l’Mcm utilizza tecniche mutuate da altri sistemi di combattimento militari impiegati da forze armate di altri Paesi, dalle arti marziali e dagli sport di combattimento. Dal 2014 è il sistema di combattimento corpo a corpo dell'esercito.

«Un mese di luglio intenso per gli allievi mrescialli - dicono dalla Scuola sottufficiali - impegnati con l’esercitazione “Una Acies 2018”. In un’unica schiera parteciperanno a una serie di attività volte a standardizzare le capacità operative di uomini e donne della forza armata appartenenti a diverse categorie. Ufficiali e allievi si addestreranno insieme per acquisire un comune bagaglio di conoscenze. Un ciclo di attività, essenzialmente pratiche, finalizzate a dotarli degli strumenti idonei al ruolo di junior leader che andranno a ricoprire nelle unità dell’Esercito».
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