Condannato Gianluca Iannone, leader di CasaPound: diede un pugno all'organizzatore di Caffeina

Gianluca Iannone
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Mercoledì 16 Maggio 2018, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 19:51

Iannone vs Rossi: stavolta è veramente finita. Almeno in Tribunale. Ieri pomeriggio, dopo un'estenuante attesa, il giudice di Pace ha condannato il leader nazionale di CasaPound Italia per il cosiddetto "schiaffo futurista". In verità, più che di uno schiaffo si è trattato di un cazzotto, sferrato al volto del direttore artistico di Caffeina, la notte del 14 luglio 2012 mentre era in corso il festival. Gianluca Iannone è stato condannato per lesioni a una multa di 800 euro, al pagamento delle spese legali (1.508 euro) più una provvisionale di 1.500 euro. A vuoto il tentativo di conciliazione precedentemente concordato tra i legali delle parti: il leader di CasaPound non ne ha voluto sapere.

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Assolto invece Andrea Giannini, accusato di aver dato un calcio a Rossi quando era già a terra dopo essere stato colpito da Iannone. Il racconto della concitata nottata è stato fatto da Rossi durante l'udienza. «Ho ricevuto una telefonata, non ho capito subito chi fosse. Eravamo in pieno festival - ha detto - e io parlavo con tante persone. Quindi ho detto al mio interlocutore di vederci nella segreteria di Caffeina, in piazza San Pellegrino».

Era passata la mezzanotte e Iannone arriva a Caffeina insieme a un gruppetto di giovani militanti. «Mi chiede continua Rossi di parlare in privato. Io li faccio entrare, in una stanza separata. Quello che ricordo è Iannone a dieci centimetri di distanza che mi grida che sono un traditore e il gruppetto, vestiti tutti in fotocopia, sparpagliato nella stanza. In quaranta secondi si è scatenato l'inferno. Iannone, dopo avermi minacciato e insultato, mi ha sferrato un cazzotto. Io sono caduto a terra e ho ricevuto un calcio, non violento, allo stomaco. Poi se ne sono andati. Un'azione conclude - che ho percepito come violazione di uno spazio pacifico e una vera aggressione».

Il resto è noto. Rossi si fa refertare al pronto soccorso. Mentre Iannone corre a rivendicare il gesto. Dirà in un comunicato: «E' stato solo uno schiaffone futurista».
 

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