A livello pro capite ogni viterbese ha prodotto 200 kg di differenziata e 415,90 di rifiuti urbani. Riguardo ai comuni ricicloni, sul podio quelli sotto i 10mila abitanti. Sul primo gradino sale ancora Oriolo Romano (77,23%), con un balzo in avanti del 16%, seguito da Nepi (76,63 %) con più 7%, e Calcata (75,47) con +3%. Fuori dalla zona medaglie Corchiano, che è sceso di quattro punti percentuali dall'anno prima, attestandosi al 75,10.
Nei comuni sopra i 10mila abitanti la classifica è guidata da Civita Castellana (73,72), più 6% e quinto posto assoluto nella classifica. A seguire c'è Montefiascone, con 70,61 (più 5%), mentre al terzo si è posizionato Viterbo con 46,46 (ma -3% sul 2016) che è anche l'unico dei centri maggiori a passo di gambero: il capoluogo nel 2015era al 49,05%. Al quarto posto c'è Tarquinia con 41,86, cresciuta poco più dell'1 per cento.
Fanalino di coda Vetralla con 17,31, che ha aumentato la differenziata appena dello 0,21. Le performance maggiori sono state quelle di Capranica, che da 18,86 è passata al 60,57 in dodici mesi: balzo in avanti di oltre il 40%. Castiglione in Teverina si è attestata al 70,52 (più 30%), poi Bomarzo 65,39 con più 28 %, Graffignano 41,97, più 23%. In diminuzione Farnese (-5%) Vignanello (-3%), Vallerano (-1%) Ronciglione (-0,5%). I fanalini di coda della differenziata - in pratica dove non si fa - sono invece Arlena di Castro(2,65%), Monteromano (2,83%), Orte (4,02%), Cellere (5,18%), Tuscania (6,01%).
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