Ha cercato l’uomo che l’aveva aggredito chiedendo aiuto a tutta la città, ma l’aggressore era il genero

Polizia
di Maria Letizia Riganelli
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Mercoledì 13 Dicembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 18:17

Ha cercato l’uomo che l’aveva aggredito chiedendo aiuto a tutta la città, ma l’aggressore ce l’aveva in casa. E’ finita con la denuncia a piede libero del genero 43enne la storia di un’anziano 76enne viterbese che il 23 novembre scorso fu preso a pugni mentre era seduto in macchina ad attendere il nipote che usciva da scuola. Davanti all’ingresso dell’istituto comprensivo Canevari fu colpito al volto da quello che pensava essere uno sconosciuto.

«Nei pressi dell'uscita dell'asilo - affermò il nonno - ero seduto al posto di guida della mia Opel Corsa bianca quando sono stato aggredito con un pugno in pieno viso, di tale violenza da essere spostato sul sedile laterale. La conseguenza del colpo ha provocato un abbandono e perdita di conoscenza». Sul posto arrivarono subito gli agenti della Volante e i sanitari del 118 che portarono il 76enne al pronto soccorso. Il pugno gli aveva provocato la lesione del setto nasale e problemi alla vista. Appena rimesso si presentò negli uffici della Questura per sporgere denuncia.

Dopo qualche giorno non riuscendo a capire chi potesse essere stato a sferrargli il pugno decise di chiudere aiuto ai suoi concittadini. Armato di volantini e colla, affisse sui muri della città una richiesta. «Mi appello - scrisse l’anziano nel volantino - alla coscienza e alla sensibilità di nonni, madri e padri per ricostruire l'aggressione.

Mi affido a chi ha assistito al deprecabile gesto di aiutarmi. Un grazie di cuore a chi mi aiuterà e all'aggressore: vergogna». La risposta al suo appello però è stata fornita dalla polizia.

«A seguito di un’attività info-investigativa svolta nei giorni successivi all’evento delittuoso - spiega la Questura -, avvalendosi anche delle testimonianze acquisite nell’immediatezza e dell’ausilio fornito dalla visione delle telecamere di sicurezza presenti nella zona, è stato possibile individuare il responsabile in un 43enne, parente dell’anziano». Le immagini della sorveglianza cittadina hanno fornito il volto dell’aggressore, che altro non è che il marito della figlia della vittima. Il genero avrebbe colpito il suocero in seguito a dissapori familiari. Dissapori che sarebbero legate a dinamiche avvenute all’interno della famiglia. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per lesioni aggravate.

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