"Io però non ti vedo bene, ho solo due decimi di vista". "Ma tu mi vedi bene col cuore". Mattia Basili è un sorcino davvero speciale: 30 anni, di Castiglione in Teverina, è disabile dalla nascita. Ma questo non gli ha impedito di assistere a ben 30 concerti del suo beniamino, Renato Zero. E proprio l'altra sera durante l'evento al Nelson Mandela Forum di Firenze, l’artista ha interrotto l'esibizione ed è sceso dal palco per abbracciare quel suo fan tanto affezionato, rivolgendogli parole così cariche di affetto.
Del resto, il legame tra questo giovane uomo del Viterbese e l'artista ha radici profonde e lontanissime nel tempo. "Il suo primo concerto? Aveva quasi tre anni. Per lui la musica era troppo forte perché ha un orecchio sensibile. Allora siamo stati nel corridoio ma l'ha sentito tutto". racconta il padre, Ottavio Basili, titolare di un ristorante nel paese della Teverina e con all'attivo 40 concerti.
L’ha sentito e se ne è innamorato.
La prima volta lo ha incontrato da adolescente quando girava un video per la Rai al teatro Mancinelli di Orvieto, in provincia di Terni, sotto le festività natalizie: Renato Zero si è fermato in ginocchio a parlare con Mattia per più di venti minuti. Da lì i contatti con la segretaria dell'artista che gli ha inviato tutti i testi, sui quali da ragazzino ha iniziato a leggere.
Incontrare il suo mito ha commosso profondamente Mattia: "È scoppiato in lacrime dalla gioia ma continuava a cantare", racconta il padre. E dopo il fuori programma il ragazzo di Castiglione è diventato l'idolo dei sorcini di tutta Italia: "Siamo sommersi di richieste di amicizia, di messaggi e di commenti. Lui è felicissimo di quanto è successo e, sinceramente, lo sono anche io", si commuove Ottavio. Che della scena aveva cercato pure di fare un video: "Ma poi mi sono emozionato troppo e si è interrotto". Niente paura, però: uno dei tanti fan che hanno immortalato quei momenti preziosi, si è subito offerto di mandarglielo.