Nella lettera inviata ai sindacati di categoria l'azienda del gruppo Brunelli ha spiegato «che nell'ottica di favorire il reinserimento del maggior numero di lavoratori in esubero, si rende parte diligente, anche mediante la fruizione di corsi di riqualificazione a proprie spese, a favorire la ricollocazione in altre aziende del distretto Civita Castellana, disponibili a ricollocare i lavoratori nel proprio ciclo produttivo». E ha aggiunto che «a fronte della non opposizione al licenziamento, riconoscerà a ogni lavoratore interessato in via transattiva e d'incentivazione all'esodo una somma da concordare».
«Ma si tratta solo di belle parole - commenta Ricchiuto della Uiltec e resta il fatto che quarantasette lavoratori perderanno il posto di lavoro». I 47 dipendenti a rischio del licenziamento anche ieri si sono presentati regolarmente al lavoro. Mentre tra gli iscritti alla Filctm Cgil si pensa a mettere in piedi iniziative di lotta; la prima potrebbe scattare martedì con l'assemblea permanente.
Ugo Baldi