Ammazzato di botte in una casa del centro: fermato un uomo di 32 anni di Bagnaia, ascoltata la compagna

Ammazzato di botte in una casa del centro: fermato un uomo di 32 anni di Bagnaia, ascoltata la compagna
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Mercoledì 23 Maggio 2018, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 19:19
E' stato trovato senza vita all'interno dell'abitazione nel centro storico di Viterbo, in cui viveva da qualche mese. Massacrato di botte e colpito più volte anche con un'arma da taglio, ucciso da una furia violenta. Due sarebbero le persone finite sotto la lente degli investigatori, gli agenti della Squadra mobile di Viterbo, e uno è in stato di fermo da ieri. Si tratta di Stefano Pavani, 31 anni, abitante a Bagnaia.



Daniele Baschi (foto,sopra), la vittima di 42 anni e originario del Salernitano, è stato ritrovato ieri sera senza vita all’interno dell'abitazione al piano terra di via Fontanella del Suffragio, tra il Corso e via Mazzini. Dalle prime ipotesi, potrebbe essera stato ucciso per una lite violenta avvenuta due giorni prima, tra lo stesso Baschi e altre due persone. Poi individuate in un uomo di 31 anni, residente al "Serpentone" di Bagnaia, e della compagna, che avrebbe avuto un ruolo nella vicenda. La donna non è indagata, ma è stata soltanto ascoltata come persona informata dei fatti.

Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Stefano D'Arma, mentre la Squadra mobile e la polizia scientifica sono al lavoro sui risultati degli accertementi compiuti ieri sera. L'uomo fermato subito dopo la scoperta del delitto ed è stato ascoltato in questura per tutta la notte. Risulta fortemente sospettato dell'omicidio. 

A scoprire il cadavere di Baschi i vigili del fuoco, che hanno forzato la porta dell’abitazione in via Fontanella del Suffragio al civico numero 16. Appartamento a cui sono poi stati posti i sigilli. L'uomo, di cui non si sa ancora la professione, risiedeva in quella casa da alcuni mesi, dopo aver lasciato un'altra abitazione in via della Volta Buia, a poca distanza da questa. In entrambe le sue residenze si verificano spesso visite di più persone, anche stranieri.  
 
La salma è a disposizione della magistratura, in attesa dell’autopsia. 
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