Nella sala d'Ercole va in scena il Ciorba bis, opposizione critica sui motivi delle dimissioni di Chiatti

Nella sala d'Ercole va in scena il Ciorba bis, opposizione critica sui motivi delle dimissioni di Chiatti
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 12 Luglio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 18:01

Il copione è stato perfettamente rispettato. Marco Ciorba è il nuovo presidente del consiglio comunale, Paolo Moricoli è confermato vice, la minoranza non crede alle dimissioni di Letizia Chiatti per motivi personali e la maggioranza su questo non discute.

La seduta di consiglio comunale ieri si è aperta con il ricordo di Severo Bruno, cui è stato dedicato un minuto di silenzio. Alla sindaca Chiara Frontini poi l’onere di leggere la lettera di dimissioni della ex presidente del consiglio. Chiatti - assente per ferie, se strategiche o meno lo si vedrà in futuro - ha anche colto l’occasione «per ringraziare tutti i consiglieri per la fiducia accordata, nonché per la collaborazione prestata ai fini del buon andamento del consiglio comunale». La sindaca si è quindi limitata a rileggere il comunicato diffuso il giorno delle dimissioni di Chiatti, introducendolo così: «Avete visto tutti la nota congiunta che abbiamo inteso diramare per raccontare la realtà dei fatti. Una scelta del tutto personale, per rispetto del ruolo istituzionale e per l’amicizia non intendo commentare oltre».

Il capogruppo del Pd Alvaro Ricci invece sì: «I problemi su queste dimissioni ci sono stati: non lo dico io ma la vostra maggioranza». La nota congiunta? «Excusatio non petita, accusatio manifesta: vi giustificate. L’assenza di Chiatti non la vedo del tutto casuale. Se qualcuno di voi diffonde le chat evidentemente qualche problema c’è stato nonostante i divieti della sindaca di parlare, commentare, discutere. Non voglio parlare di crisi, ma un problema eccome se c’è stato. Vedremo se la posizione più netta di Chiatti nel tempo emergerà. Io continuo ad avere qualche dubbio».

Come Laura Allegrini (FdI): «In questi giorni non abbiamo voluto inveire più di tanto - ha commentato - ma qualcosa non ha funzionato, la staffetta era a metà mandato.

Non è credibile la scusa dell’avvio alla maggioranza inesperta, c’era chi ne aveva più di Chiatti per quella carica, come Ciorba o De Alexandris. È evidente che sia successo qualcosa. I partiti quando ci sono problemi lo riconoscono, i civici dicono che si va sempre d’accordo. A chi lo volete raccontare?».

Solo il capogruppo di Viterbo 2020 Giancarlo Martinengo ha preso la parola, per dire che «rispettiamo la decisione, ha guidato il consiglio con una leadership indiscussa».

Poi l’elezione di Ciorba: 20 sì ele 10 astensioni della minoranza, idem per Moricoli. «Non vi sarà difficile immaginare il sentimento di emozione che provo in questo momento», ha iniziato così il nuovo presidente. Poi ringraziamenti urbi et orbi, anche chi non lo ha votato. «Spero di instaurare un leale rapporto di collaborazione, un costante e costruttivo dialogo».

Grazie pure a Moricoli e Chiatti «per l’ottimo lavoro svolto in questo anno, dalla sua esperienza ho tratto insegnamento e spunti di riflessione. È un ruolo di grande responsabilità, ci metterò massimo impegno, serietà, spirito di servizio, con un rigoroso e scrupoloso rispetto delle regole e di tutti voi consiglieri comunali. È dal rispetto delle regole che potrò tutelare le prerogative di ogni singolo consigliere e ricoprire un ruolo terzo e imparziale. Sarò il presidente di tutti e con umiltà mi impegno ad ascoltare i suggerimenti costruttivi».

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