Ma il primo cittadino è ottimista: «Spero si riapra entro fine mese, così da restituire alla città un servizio di cui usufruivano migliaia di cittadini». Il cronoprogramma prevede tempi stretti per riaprire la struttura sportiva. «Gli uffici hanno lavorato con impegno per raggiungere un testo capace di tutelare il Comune e la Fin, allo scopo di far ripartire l'impianto il prima possibile», fa sapere Arena. L'ipotesi su cui le parti hanno trovato l'intesa prevede un affidamento-ponte sino a settembre. Intanto ci sarà la predisposizione del bando per la gestione definitiva.
La convenzione temporanea è a costo zero per Palazzo dei Priori: «Pagheremo solo le utenze che sono intestate a noi. Poi, quando la Fin lascerà, in caso di bilancio in negativo saremo noi a intervenire, specifica.
Nessun rimborso, invece, per gli utenti che sino al giorno prima della chiusura avevano sottoscritto abbonamenti con la Larus-Maco, ex gestore. «Dovranno chiedere a loro il rimborso. Il Comune - spiega Arena - non può entrare in quel rapporto. Ho però raccomandato alla Fin di venire incontro a quanti decideranno di iscriversi nuovamente».
Già, perché nel frattempo la concorrenza ha affilato le armi: le altre palestre e piscine di Viterbo hanno studiato offerte cucite addosso agli ex soci Larus pur di accaparrarseli. Sul fronte dei lavoratori, Arena ha chiesto di verificare quanti sarebbero disposti a tornare nella struttura comunale, così da essere reintegrati dalla Fin: «E anche le attività commerciali interne, ora costrette alla chiusura, potranno ripartire», conferma Arena. Manca solo il sì del consiglio comunale.
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