Popoli e religioni che si parlano: le icone copte dall'Egitto nella sala del primo conclave della storia

Il vescovo copto Barnaba el Soryany con alcune delle icone
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Sabato 23 Giugno 2018, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 09:52

Viterbo-Egitto, il legame si fa sempre più stretto. Ad aprire la via del dialogo interreligioso tra i cristiani cattolici e i copti è stato il pellegrinaggio appena concluso che ha portato 50 fedeli, in maggioranza della Tuscia, in Terra Santa lungo i luoghi del cammino della Sacra Famiglia. Promosso da Eugenio Benedetti, presidente della Sib (società italiana di beneficenza) e pronipote del fondatore dell'ospedale italiano al Cairo, questo primo viaggio spirituale è stato benedetto dalla Diocesi di Viterbo che, insieme all' Unitalsi nazionale, ha organizzato la partenza alla guida del vescovo di Viterbo Lino Fumagalli.

Il pellegrinaggio, che ha assunto anche una valenza geopolitica vista la celebrazione della messa in onore di Giulio Regeni a Il Cairo e l'incontro con il Papa copto Teodoro II, si è concluso tre giorni fa. E per suggellare ancora di più la rinascita di un dialogo tra le sponde del Mediterraneo, Viterbo ora ospita (domani 24 giugno l'inaugurazione) la mostra di icone copte della Sacra Famiglia. E lo fa all'interno degli spazi in cui si celebrò il primo conclave della storia.

«Nell'ambito del dialogo avviato col pellegrinaggio commentano dalla Fondazione Caffeina la Curia di Viterbo e la Chiesa copta hanno fortemente voluto organizzare questa esposizione che porterà all'interno del palazzo dei Papi oltre 40 opere». Si tratta di riproduzioni fedeli e artigianali di icone presenti nelle principali chiese copte d'Egitto e che ripercorrono momenti del viaggio della Sacra Famiglia, stesso fil rouge che ha guidato il pellegrinaggio.

«Quello che vogliamo continuano da Caffeina è diffondere, attraverso queste immagini sacre, un messaggio di pace capace di superare i confini. Vogliamo portare agli occhi quello che la parola porta alle orecchie». L'inaugurazione avverrà domenica 24 alla presenza della ministra della Cultura egiziana, Ines Abdel-Dayem, dell'ambasciatore d'Egitto in Italia, Hisham Mohamed Badr, del sottosegretario italiano alla Cultura Lucia Bergonzoni, del vescovo Fumagalli e delle principali autorità viterbesi, di Benedetti e del professore avvocato Emmanuele Francesco M. Emanuele di Villabianca, barone di Culcasi, presidente della Fondazione Terzo pilastro e della Fondazione Arte e cultura.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 25 giugno e resterà visitabile fino al 28 ottobre. L'ingresso è compreso nel biglietto che si acquista per visitare la Sala del conclave.
 

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