Prove generali di attacco contro il nemico: al poligono di Monte Romano in azione Aves e forze speciali

Prove generali di attacco contro il nemico: al poligono di Monte Romano in azione Aves e forze speciali
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Giovedì 24 Maggio 2018, 17:00
Esercitazione Caex I al poligono di Monte Romano (Viterbo), prova generale di un attacco contro i nemici. Alla presenza del Capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’armata Salvatore Farina, i reparti dell’Aviazione dell’Esercito e le forze terrestri che stanno partecipando all’esercitazione Caex I 2018 (Complex Aviation Exercise) hanno dato dimostrazione del livello addestrativo raggiunto.

 L’attività, svolta nella zona addestrativa di Monte Romano e diretta dal Comandante dell’Aves, generale di brigata Paolo Riccò, ha previsto l’impiego di tutti gli assetti nella condotta di un attacco contro gruppi di insurgent.
In particolare, i reparti hanno svolto diverse operazioni già iniziate la sera di martedì, con l’aviolancio notturno di un plotone esplorante di paracadutisti, per l’acquisizione dell’area interessata.

Questa mattina, l’aviolancio con fune di vincolo di un plotone di paracadutisti che ha messo in sicurezza l’area dove, successivamente, è stato schierato un plotone mortai in attività di fuoco contro un obiettivo in profondità, mentre due elicotteri Ah-129 “Mangusta” hanno svolto attività di Sead (Suppression of enemy Air defence).

Sul terreno contemporaneamente, due plotoni di Fanteria aeromobile hanno condotto un assalto  contro due capisaldi nemici, mentre due plotoni di bersaglieri eliportati hanno attaccato altri obiettivi. L’azione è proseguita con una simulazione di evacuazione medica avanzata ad opera del personale sanitario specializzato e un operazione di esfiltrazione del personale rimasto isolato, tramite attività di Personnel Recovery. In chiusura, mediante un elicottero da trasporto Ch-47 sono stati riforniti, con un operazione di Farp (Forwad Arming and Refueling Point Operation) i velivoli impiegati nell’azione. 

Presenti all’esercitazione il Comandante delle forze operative terrestri e Comando operativo esercito, generale di Corpo d’armata Federico Bonato, il comandante militare della Capitale, generale di corpo d’armata Agostino Biancafarina, e il prefetto di Viterbo, Giovanni Bruno. 

Soddisfazione espressa dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito al termine dell’attività ha trovato riscontro nell’ottima attività di pianificazione e condotta di questa esercitazione, che ha visto l’elevato e costante impegno di tutto il personale. Fondamentale il ruolo che l’addestramento assume nell’acquisizione delle procedure addestrative e l’importanza di una perfetta sinergia tra tutte le componenti di Forza Armata ai fini del corretto svolgimento in sicurezza di qualsiasi attività operativa.



















Soddisfazione espressa dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito al termine dell’attività ha trovato riscontro nell’ottima attività di pianificazione e condotta di questa esercitazione, che ha visto l’elevato e costante impegno di tutto il personale. Fondamentale il ruolo che l’addestramento assume nell’acquisizione delle procedure addestrative e l’importanza di una perfetta sinergia tra tutte le componenti di Forza Armata ai fini del corretto svolgimento in sicurezza di qualsiasi attività operativa.























Oggi, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, i reparti dell’Aviazione dell’Esercito e le forze terrestri che stanno partecipando all’esercitazione CAEX I 2018 (Complex Aviation Exercise) hanno dato dimostrazione del livello addestrativo raggiunto.




L’attività, svolta nella zona addestrativa di Monte Romano e diretta dal Comandante dell’Aviazione dell’Esercito, Generale di Brigata Paolo Riccò ha previsto l’impiego di tutti gli assetti esercitati nella condotta di un attacco contro gruppi di insurgent.




In particolare, i reparti hanno svolto diverse operazioni già iniziate la sera di martedì, con l’aviolancio notturno di un plotone esplorante di paracadutisti, per l’acquisizione dell’area interessata. Questa mattina, l’aviolancio con fune di vincolo di un plotone di paracadutisti che ha messo in sicurezza l’area dove, successivamente, è stato schierato un plotone mortai in attività di fuoco contro un obiettivo in profondità, mentre due elicotteri AH-129 “Mangusta” hanno svolto attività di SEAD (Suppression of Enemy Air Defence).

Sul terreno contemporaneamente, due plotoni di Fanteria Aeromobile hanno condotto un assalto contro due capisaldi nemici, mentre due plotoni di bersaglieri eliportati hanno attaccato altri obiettivi. L’azione è proseguita con una simulazione di evacuazione medica avanzata (Forward Medevac) ad opera del personale sanitario specializzato e un operazione di esfiltrazione del personale rimasto isolato, tramite attività di Personnel Recovery. In chiusura, mediante un elicottero da trasporto CH-47 sono stati riforniti, con un operazione di FARP (Forwad Arming and Refueling Point Operation) i velivoli impiegati nell’azione.




Presenti all’esercitazione il Comandante delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito, Generale di Corpo d’Armata Federico Bonato, il Comandante Militare della Capitale, Generale di Corpo d’Armata Agostino Biancafarina e il Prefetto della Provincia di Viterbo, dott. Giovanni Bruno.



















Soddisfazione espressa dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito al termine dell’attività ha trovato riscontro nell’ottima attività di pianificazione e condotta di questa esercitazione, che ha visto l’elevato e costante impegno di tutto il personale. Fondamentale il ruolo che l’addestramento assume nell’acquisizione delle procedure addestrative e l’importanza di una perfetta sinergia tra tutte le componenti di Forza Armata ai fini del corretto svolgimento in sicurezza di qualsiasi attività operativa.




















































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