Rifiuti, aumenti retroattivi dal 2009 per conferire a Casale Bussi: su palazzo dei Priori tegola da 3 milioni

Rifiuti, aumenti retroattivi dal 2009 per conferire a Casale Bussi: su palazzo dei Priori tegola da 3 milioni
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 17 Settembre 2018, 15:39
Potenzialmente, una bomba. Un aumento che per le casse di palazzo dei Priori potrebbe valere dai 3 ai 4 milioni di euro, se non peggio. Il tema è quello del conferimento dei rifiuti a Casale Bussi: c’è una determina della Regione Lazio che fissa il costo a 98,23 euro a tonnellata, cui vanno aggiunti Iva, benefit vari e adeguamento Istat. Il problema? Viterbo oggi paga 74 euro, in virtù di una scrittura privata. Gli altri molto di più, circa 95. Ma il provvedimento è retroattivo dal 2009.

L’atto è firmato dalla direzione politiche ambientali e ciclo dei rifiuti, ovvero da Flaminia Tosini, già dirigente del settore ambiente di palazzo Gentili. Una che conosce il tema bene e da anni. La “colpa” della stangata però non è della Regione Lazio, che si è limitata a dare attuazione alle sentenze del Tar. L’iter della vicenda è infatti lunghissimo, dibattuto e complesso. Ecologia Viterbo, che gestisce l’impianto di trattamento meccanico e biologico di Casale Bussi, aveva chiesto una tariffa di 103 euro a tonnellata, proposta non accolta. Tra società e Comuni nel corso degli anni ci sono stati quindi ricorsi e controricorsi, fino all’epilogo attuale.

Adesso bisognerà valutare l’impatto non solo sul capoluogo, ma anche sulle realtà più piccole. C’è da fare i conti con 10 anni di arretrati. La società ormai da tempo ricorda alle amministrazione il probabile arrivo del ritocco sulla base del ricorso, alcuni dovrebbero quindi aver accantonato delle risorse. Anche se magari non tutte.

E il capoluogo? Il sindaco Giovanni Arena si è subito fatto fare una stima approssimativa. «Ecologia Viterbo – dice - garantisce a palazzo dei Priori un benefit di 1,5 milioni come servitù, per il conferimento in discarica degli altri Comuni. Del pagamento si occupa Viterbo Ambiente: dal milione e mezzo generalmente si resta con un attivo di circa 150-180 mila euro». Potrebbe essere una tegola anche per il nuovo bando rifiuti.

Viterbo fa entrare a Casale Bussi dalle 1050 alle 1.500 tonnellate al mese. Se il costo sale da 74 a 98 euro a tonnellata il conto, retroattivo al 1 gennaio 2009, è pesante. «Nel Pef di Viterbo Ambiente – conclude Arena - sono accantonate delle somme nel fondo rischi. Bisogna verificare quanto è disponibile. L’impatto rischia di sforare i 3 milioni».
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