Due nuovi open day per la vaccinazioni contro il Covid. La Asl di Viterbo sta lavorando anche in questi giorni di festività per organizzare tutto: il primo appuntamento è previsto per sabato 30 dicembre e il secondo per domenica 7 gennaio. Le modalità sono le stesse della prima edizione, quella del 16 dicembre: i medici somministreranno il vaccino dalle 9 alle 17 alla Cittadella della salute. Per gestire i flussi, si richiede la prenotazione.
Potranno prenotarsi tutti i maggiorenni, con particolare raccomandazione per le persone con oltre 60 anni, con elevata fragilità di tutte le età e per i soggetti con marcata compromissione del sistema immunitario. I dettagli organizzativi verranno diffusi dall’azienda sanitaria subito dopo Natale. Resta che il successo del primo open day, con 307 viterbesi vaccinati, e la richiesta crescente da parte della cittadinanza ha spinto la Asl a organizzarne un secondo e un terzo. “I numeri dedicati – spiega la dottoressa Silvia Aquilani, direttrice del Sisp, il Servizio igiene e sanità pubblica – stanno registrando una domanda crescente e pertanto stiamo lavorando per soddisfarla”.
Ma qual è la situazione del Covid? L’esperta fa una premessa: in questi giorni, oltre ai contagi da SarsCov2 nella Tuscia i numeri più grandi riguardano quelli da altri virus respiratori. Anzi, a guardare i positivi al coronavirus, almeno quelli tracciati, sono addirittura scesi: “La rilevazione – spiega Aquilani – ormai è settimanale: ogni venerdì il sistema di rilevamento pesca dalle farmacie, dai lavoratori privati convenzionati e dai nostri pubblici.
Ma più del Covid circolano altri virus: influenzali, parainfluenzali e quello sinciziale che colpisce soprattutto i bambini, provocando bronchioliti. Sono queste patologie respiratorie che più affliggono i viterbesi sotto le feste e che sono in notevole aumento. “Quello che consiglio – conclude Aquilani – è di astenersi dal lavoro e da occasioni di vita sociale se si presentano sintomi influenzali. E se proprio si deve uscire di casa, usare sempre la mascherina. Infine, contro il Covid occorre vaccinarsi per evitare forme gravi e l’ospedalizzazione”.