Papa Tawrodos II ha mandato un saluto cordiale a Papa Francesco augurandogli «pace e salute», poi ha salutato il vescovo Fumagalli ("scambiandolo" per cardinale) e i partecipanti al primo pellegrinaggio dall'Italia sulle orme della Sacra Famiglia, con 50 fedeli in gran parte partiti da Viterbo. «Siamo contenti della vostra presenza e spero che la vostra accoglienza qui in Egitto sia confortevole - ha detto Papa Tawrodos II - e che le visite che state facendo in questi luoghi toccati dalla Sacra Famiglia siano occasione per ricevere una nuova benedizione».
Il vescovo Barnaba Soryany, della chiesa Copta di Roma - che ha accompagnato anche lui i fedeli italiani in questo primo pellegrinaggio - ha presentato il vescovo Fumagalli a Tawrodos II. «Grazie Santità per averci ricevuto e grazie per l'accoglienza che la sua chiesa ci ha dimostrato - ha dichiarato il vescovo Fumagalli nel suo saluto al patriarca - e dal pellegrinaggio che abbiamo organizzato desideriamo camminare insieme. L'ecumenismo del pellegrinaggio, del camminare insieme, è fare esperienza di fraternità».
Il viaggio in Egitto curato dall'Unitalsi è stato in preparazione «almeno dal novembre scorso», ha precisato Eugenio Benedetti, pronipote del fondatore dell'ospedale italiano nella capitale nordafricana. Che ha poi sottolineato il ruolo svolto «dall'ambasciatore di Egitto a Roma, Hisham Badr, e dai due vescovi che stanno guidando il pellegrinaggio in rappresentanza delle rispettive Chiese, monsignor Fumagalli per quella cattolica e monsignor Barnaba El Soryany per quella copta».
I copti sono i cristiani egiziani: una minoranza etnico-religiosa che rappresenta circa il 10-15% della popolazione e la più grande comunità cristiana del Medio Oriente.
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