«L'amore non separa, unisce. Questo è quanto Squitieri ci avrebbe voluto raccontare - spiega il regista Antonio Mastellone - nell'affrontare questa insolita prova registica che riuscirà a restituire al pubblico divertimento e amore».
Sempre oggi Manuela Kustermann, celebrata la primadonna dell'avanguardia teatrale degli anni Sessanta e Settanta, è invece a Capranica (teatro Francigena ore 21) con lo spettacolo Dichiaro guerra al tempo, tratto da I sonetti di William Shakespeare, proposti insieme a Melania Giglio, con musiche dei Pink Floyd, David Bowie, Queen, Rolling
Stones, Joni Mitchell, Peter Gabriel, Cat Stevens. Sulla scena appaiono due donne, sprofondate negli abissi del tempo: una in epoca elisabettiana, l'altra in epoca moderna. Abitano la stessa stanza, ma non si vedono, non si parlano, ma percepiscono: sono nella stanza della memoria, dove sono sparsi i versi del Bardo, che ritornano a vivere.
Al Teatro Caffeina, ore 21, Shakespea Re di Napoli, scritto e diretto da Ruggero Cappuccio con Claudio Di Palma e Ciro Damiano. «Shakespeare - spiega Annalisa Canfora, direttrice artistica - parla napoletano che assomiglia a una fantasiosa lingua neobarocca. Lo spettacolo è un bisticcio, un gioco di memorie di fatti ambigui, forse mai avvenuti che assomigliano al vero».
Al Padovani di Montalto, ore 21, Tipi di e con Roberto Ciufoli che propone varie tipologie umane attraverso monologhi, poesie, scketch, balli e canzoni in un esilarante percorso che spazia dallo sportivo all'indeciso, dal timido al supereroe e al danzatore, musicalmente supportato dalle vocalizzazioni sonore di David Barittoni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA