Ma in attesa che in Parlamento si chiariscano le idee, nelle scuole viterbesi il dibattito impazza. E non solo tra mamme e papà che hanno tempestato di telefonate i dirigenti scolastici. Ed è così che i presidi si sono già riuniti una volta, per poi aggiornarsi il 10 novembre. Il dibattito è stato animato e diviso in due fazioni: quelli che, per assicurare che l’istituto non abbia alcun tipo di responsabilità, intendono seguire alla lettera la norma per cui un ragazzino possa essere consegnato solo a un adulto; altri che, invece, sostengono come costringere tutti i genitori a venire a prendere i figli (oltre ai disagi arrecati alle famiglie) potrebbe provocare la congestione del traffico con rischi ancora maggiori per la sicurezza. Al momento, la linea seguita è quella di consentire l'uscita solo alla presenza dei genitori o di un adulto da loro delegato.
Il 10 è prevista la firma da parte di tutti i dirigenti scolastici di specifici documenti congiunti con i quali si informeranno i genitori su come comportarsi nonché di disposizioni operative circa l'uscita di tutti gli alunni degli istituti di istruzione di primo grado. Intanto, le scuole ascolteranno le famiglie, i Comuni e le forze dell'ordine per trovare una soluzione condivisa ad un problema che, fanno notare in molti, fino ad ora è stato risolto solo con la buona volontà dei presidi di assumersi una responsabilità personale e penale, sopperendo al vuoto legislativo.
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