Violenta 15enne, condannato a 6 anni di carcere

L'aula del tribunale di Viterbo
di Maria Letizia Riganelli
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Mercoledì 13 Marzo 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 22:07

Violenza su una ragazzina di 15 anni, sei anni di carcere per il 60enne algerino che il 26 dicembre di due anni fa tentò di abusare di una giovanissima insieme a un 29enne tunisino a Grotte di Castro. La sentenza per il più anziano degli imputati è arrivata ieri mattina, ed è stata molto più dura di quanto la difesa si aspettasse. Il collegio del Tribunale di Viterbo ha infatti raddoppiato quanto richiesto dalla procura una settimana fa. Il pm in aula aveva chiesto solo 3 anni di detenzione.
L’imputato, al momento ai domiciliari, presto farà rientro in carcere. L’amico più giovane era stato già condannato a due anni e 8 mesi di carcere, scegliendo il rito abbreviato che consento lo sconto di un terzo della pena. 


I FATTI
La sera di Santa Stefano del 2022 la giovane era con un gruppo di amici alla stazione di rifornimento di Grotte di Castro. Uno dei posti di ritrovo dei ragazzi del piccolo centro della Tuscia. Davanti al distributore, quella sera, c’erano anche i due nordafricani che aveva alzato il gomito. Il più giovane dei due avrebbe subito adocchiato la 15enne seduta sul suo motorino. Così ha iniziato a chiamarla. «A bella, vieni qua. Vieni con noi», diceva cercando di convincerla a salire nella loro macchina. La ragazzina avrebbe tentato di ignorarli, ma i due si sono fatti sempre più pressanti. E quando alcuni amici della comitiva della vittima sono tornati a casa i due hanno iniziato la loro mossa di avvicinamento. Il più giovane l’avrebbe stretta a sé non lasciandole via di fuga. E dopo averla baciata avrebbe iniziato a infilare le mani nelle parti intime della 15enne. Nemmeno il tempo di provare a chiedere aiuto che la vittima è stata raggiunta anche dal 60enne che oltre a tentare di spingerla nella sua auto l’ha baciata e stretta a sé. 


LA FUGA
La ragazza nonostante la paura è riuscita a divincolarsi e a scappare lungo la stradale provinciale. Finendo proprio davanti a un posto di blocco che i carabinieri avevano da poco predisposto.
«Eravamo al posto di blocco non lontano dal distributore - ha raccontato in aula un carabiniere - quando abbiamo visto venire verso di noi la ragazza e un amico.

Lei era molto scossa, impaurita. Ci ha raccontato cosa le era successo. Due uomini l’avevano presa e volevano portarla via con la loro auto. Uno la teneva da dietro mentre l’altro, il più giovane, la baciava e la palpeggiava. A mettere i carabinieri sulle tracce dei due stranieri però sarebbero stati gli indizi raccolti dagli amici della vittima. «Poco dopo sono arrivati anche tutti i ragazzi che erano al distributore. Qualcuno era riuscito a prendere la targa, un altro aveva fatto una foto in cui si vedeva da dietro uno dei due. Così abbiamo allertato tutte le stazione per avviare le ricerche». I due, infatti, poco dopo sono stati fermati a Sorano, in provincia di Grosseto, dove avevano appena fatto un incidente stradale». 


LA CONDANNA
La vittima, parte civile assistita dall’avvocato Angelo di Silvio, sarà risarcita in sede civile per i danni subiti, la provvisionale stabilita ieri è di 5mila euro. 
L’imputato. difeso dagli avvocati Michele Ranucci e Valeria Mezzetti, invece oltre alla condanna a sei anni è stato interdetto da luoghi pubblici e frequentati da minori. 

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