Viterbese, I numeri della disfatta. Ora la società si assuma le sue responsabilità.

Viterbese, I numeri della disfatta. Ora la società si assuma le sue responsabilità.
di Paolo Graziotti
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Venerdì 12 Maggio 2023, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 19:18

Più di trenta giocatori utilizzati, tre cambi di allenatore, tre direttori sportivi, quattro addetti stampa, un direttore generale che si è dimesso e alla fine l’ultima beffa. Due punti di penalizzazione e mancato accesso ai playout per due rate relative ad un piano di rientro dell’Agenzia delle Entrate per un totale di circa 11.600 euro pagate in ritardo. Questo il ritratto della stagione della Viterbese, che dopo il respingimento del ricorso contro la penalizzazione da parte del Collegio di garanzia del Coni di mercoledì scorso retrocede in Serie D dopo sette anni.

Scelte sbagliate, scommesse perse, la società di via della Palazzina non ha praticamente imparato nulla dagli errori della scorsa stagione, quando si era salvata ai playout al doppio scontro contro la Fermana. La scorsa estate la Viterbese ha puntato ancora sugli under, facendo scelte e valutazioni errate pensando che dei ragazzi provenienti dalla Serie D, o che avevano collezionato qualche presenza nella Serie C la stagione precedente, potessero reggere l’urto della categoria. La Viterbese ha perso poi la scommessa di due allenatori che avevano poca esperienza in Serie C, come Giacomo Filippi che aveva allenato solo per un periodo il Palermo come primo allenatore. Promuovendo poi al suo posto dalla Primavera, dove stava facendo benissimo essendo primo in classifica, Emanuele Pesoli, alla prima esperienza tra i professionisti. Lo score di Filippi sulla panchina gialloblù è stato di 11 punti in 13 partite, quello di Pesoli di 6 punti in 9 gare.

Dal suo arrivo Giovanni Lopez ha viaggiato con lo score di 1 punto a partita in media playout.

La società non ha mai chiarito poi l’equivoco relativo all’arrivo del direttore sportivo Oscar Magoni, giunto a Viterbo con il compito di rimodellare la squadra nel mercato invernale di gennaio, salvo poi portare solo giocatori non pronti a livello di preparazione per poi rescindere consensualmente lo scorso 17 gennaio in pieno mercato. Allo stesso modo in cui durante queste settimane ha mostrato il proprio ottimismo sull’accoglimento del ricorso al Coni, ora la società gialloblù dovrà fare chiarezza spiegando quali sono i programmi per il futuro in Serie D. Nelle scorse settimane il presidente Marco Romano è stato contattato da diversi addetti ai lavori per avere informazioni sulla società, poiché una Viterbese in Serie D potrebbe suscitare l’interesse di diversi imprenditori della regione ma tutto era stato rimandato a dopo la sentenza del collegio di garanzia del Coni.

Adesso il numero uno di via della Palazzina dovrà chiarire se intende ancora continuare oppure cedere la società ad persone che vogliano fare il bene della Viterbese. Sullo sfondo c’è anche il progetto per il rifacimento dello stadio Enrico Rocchi, che la società sta portando avanti insieme al Comune, il il cui progetto era stato annunciato dal sodalizio gialloblù per la fine di questo mese.

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