Viterbo, l'affondo di Matteo Salvini: «Dovete eleggere un sindaco della Lega»

Matteo Salvini e Umberto Fusco sul palco in piazza del Plebiscito
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 22 Marzo 2018, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 15:18

«Vorrei tornare a Viterbo da presidente del Consiglio per festeggiare il primo sindaco leghista di questa città». Così poco fa Matteo Salvini in piazza del Plebiscitio nel comizio finale della suo pomeriggio nel capoluogo.

Il segretario della Lega ha ricevuto un vero e proprio bagno di folla, con molti viterbesi - e parecchie forze dell'ordine a fare da cuscinetto - che lo hanno accolto e sostenuto lungo il suo tragitto tra piazza del Teatro e la zona del comizio. In precedenza, dopo una breve visita alle ex Terme Inps, Salvini è arrivato a piazza Verdi per inaugurare la sede viterbese della Lega tra militanti del partito e molti curiosi.

Dopo il taglio del nastro il segretario leghista ha salutato tutti: «Di Viterbo mi sono innamorato quando sono venuto il 3 settembre per vedere la Macchina di Santa Rosa, e cercherò di fare di tutto per la città. Ma per favore: cercate di eleggere un sindaco in gamba per questo capoluogo».

E’ stata articolata la giornata di oggi Salvini nel capoluogo. Il neo senatore Umberto Fusco tocca il cielo con un dito per la rilevante attenzione che il leader della Lega gli sta riservando. Fin dall’apertura delle urne, additò Viterbo nel novero dei migliori risultati ottenuti dal partito, per cui la visita odierna vale come ringraziamento per la dote di consensi che i leghisti locali hanno portato alla causa.
 
Fusco ha apparecchiato la visita per mettere in risalto i suoi cavalli di battaglia, con l’obiettivo di “chiedere a Salvini un impegno serio per il nostro territorio”. Intanto il termalismo, con l’impianto ex Inps “eclatante testimone di una politica economica fallimentare, che non ha mai saputo lanciare veramente un settore strategico per la Tuscia quale il termalismo”. E poi la sicurezza, con Pratogiardino, altro simbolo negativo. Lo “storico parco pubblico, un tempo frequentato dalle famiglie, oggi degradato a luogo privilegiato per lo spaccio di stupefacenti, di risse e qualche rapina”.
 
“Siamo il primo partito del centrodestra”, ripeterà Fusco. Non tanto per ricevere l’ennesima benedizione da Salvini, quanto per mandare un segnale agli alleati di centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc, qualche lista civica) che suona così: “il candidato sindaco di palazzo dei Priori va condiviso, ma con il nostro peso elettorale vogliamo essere protagonisti di primo piano”.

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