Pescara, ladro sorpreso nell’ex cementificio: ma senza querela torna in libertà, ecco cosa è successo

Protagonista della vicenda un romeno di 37 anni, finito comunque in carcere poco dopo per vecchie condanne

foto Presidente del Consiglio regionale Sospiri e assessore Del Trecco su sopralluoghi all'ex cementificio e Palazzi Clerico per avvio lavori
di Alfredo D'Alessandro
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Mercoledì 1 Maggio 2024, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 08:03

La polizia ha sventato il furto ma l’autore, in mancanza di una valida querela da parte della vittima, era stato rimesso in libertà. Tuttavia in carcere lui c’è finito lo stesso, per scontare quattro anni di vecchie condanne. Protagonista della vicenda, che lo ha visto passare in poche ore dall’arresto all’illusione di libertà, un romeno di 37 anni, Ionel Mocanu. La notte scorsa era entrato con un carrello della spesa nell’area dell’ex cementificio in via Raiale, non nuova a incursioni del genere, dove ha caricato tombini di ghisa e altro materiale ferroso. La sua presenza, tuttavia, è stata notata da qualcuno che ha dato l’allarme. Quando sul posto sono arrivati i poliziotti della Volante, diretti dal vice questore Pierpaolo Varrasso, l’uomo sorpreso in flagranza ha risposto all’alto tentando la fuga, ma è stato raggiunto e bloccato.

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L'UDIENZA

Ieri la sorpresa, nel corso dell’udienza di convalida dinanzi al giudice monocratico Anna Fortieri.

Il difensore, l’avvocato Tullio Zampacorta, sulla richiesta di misura cautelare avanzata dal pm Luca Sciarretta ha eccepito, ai sensi della riforma Cartabia, la carenza di legittimazione in capo al querelante, che nella fattispecie si è qualificato come il delegato alla sicurezza dall’amministratore della società. Ma siccome la parte offesa non è una persona fisica, e non è una ditta individuale, bensì una srl, c’era bisogno o che fosse il legale rappresentante a sporgere querela, o che vi fosse una procura speciale che, però, non era stata allegata. Il giudice, a questo punto, ha convalidato l’arresto disponendo la remissione in libertà dell’indagato, e l’udienza è stata rinviata al 16 settembre con sospensione del processo in attesa che venga formalizzata una valida querela. Nel frattempo, tuttavia, il personale della Volante ha proseguito con gli accertamenti dai quali è emerso che su Mocanu, che dinanzi al giudice si era avvalso della facoltà di non rispondere, pendeva un ordine di esecuzione per un cumulo di pena di 4 anni e così per l’uomo la prospettiva di tornare libero è svanita: lo hanno preso e portato in carcere a San Donato.

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