IL PROVVEDIMENTO

Superbonus, ok fiducia al Senato con 101 sì e 64 voti contrari. Tajani: «Noi leali col governo». Ora decreto passa alla Camera

La giornata a Palazzo Madama

Superbonus, ok fiducia al Senato con 101 sì e 64 voti contrari. Tajani: «Noi leali col governo». Ora decreto passa alla Camera

Superbonus, maggioranza si ricompatta: i numeri del voto

In Aula la maggioranza si è ricompattata, con Forza Italia che ha votato a favore della fiducia sul decreto legge che detta misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, numero 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, numero 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all'amministrazione finanziaria.

Sul fronte opposto Iv, che in commissione Finanze aveva votato con la maggioranza contribuendo all’approvazione dell’emendamento del Governo (motivandolo con il sì al congelamento della sugar tax), è tornata sui banchi dell’opposizione, ed ha espresso la propria contrarietà alla fiducia.

Tajani: "Perplessi ma non viene meno fiducia governo"

 «Sul Superbonus continuiamo ad avere molte perplessità e siamo contro qualsiasi ipotesi di legge retroattiva, in qualsiasi settore.E' una questione di principio. Non rinunciamo alla difesa dei nostri principi.Detto questo, per un emendamento che non condividiamo non viene assolutamente meno la fiducia nel governo.Abbiamo votato e lo faremo sempre la fiducia a questo governo di cui siamo parte protagonista ma continueremo sempre a dire quello che pensiamo con grande trasparenza e lealtà".Lo dice il segretario di Forza Italia, vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando a margine di una iniziativa elettorale a Livorno.

Tajani: «Noi leali col governo»

«Rimane la vicenda superbonus con effetto retroattivo, non abbiamo votato a favore tutti i nostri emendamenti sono stati bocciati. Domani c'è il voto in Aula e noi non siamo contrari al provvedimento, eravamo contrari alla retroattività perché il cittadino perde fiducia nelle istituzioni». Ma «adesso è passata, sarà così e mi spiace, i nostri emendamenti sono stati bocciati e credo sia un errore ma noi siamo leali col governo, l'importante è già aver vinto la nostra battaglia sulla Sugar Tax». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite a Prima di domani su Retequattro.

Dl Superbonus, le principale misure

Le principali misure puntano a una stretta sui crediti dei bonus edilizi.

Direzione rafforzata da un emendamento del Governo che ha portato fibrillazioni nella maggioranza, con FI che ha fatto una battaglia sulla retroattività in commissione Finanze arrivando all’astensione. Alla fine il testo è stato approvato dalla Commissione e confermato dall’Aula. L'unica modifica di rilievo è arrivata sull'avvio della sugar tax: partirà dal 1 luglio 2025 invece che 2024.

 

Ok fiducia al Senato

Il decreto Superbonus viene approvato nell'Aula del Senato con 101 si, 64 no, nessun astenuto. Il provvedimento, per il quale il governo ha chiesto e ottenuto il voto di fiducia, passa ora alla Camera. 

Inizia il voto di fiducia in Senato

Terminate le dichiarazioni di voto in Senato sul dl superbonus, in Aula è iniziata la chiama per la fiducia, posta ieri sul provvedimento dal governo.

Garavaglia: "Nonostante FI andati avanti"

«Qualche considerazione sul metodo di questo provvedimento. Non è stato facile. Perché il gruppo di Forza Italia non solo si è astenuto sull'emendamento governativo ma ha anche votato con l'opposizione. Nonostante l'atteggiamento di Forza Italia l'emendamento è stato approvato e i lavori si sono chiusi in maniera ordinata con il mandato al relatore a Salvitti». Lo ha detto il senatore della Lega Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze del Senato, nel corso delle dichiarazioni di voto in Aula sulla fiducia sul decreto Superbonus, parlando della discussione in commissione.

 

Al via in Senato la seduta sul dl superbonus, alle dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia, posta ieri dal ministro per i rapporti con i Parlamento sull'approvazione del provvedimento nel testo proposto dalla Commissione Finanze, seguirà la votazione nominale con appello.

Spese detraibili non più in 4 ma in 10 anni e stretta sulle ristrutturazioni, col rimborso che dal 2028 scende al 30%; ma anche deroghe per i comuni terremotati e le onlus: dopo il via libera in commissione, oggi il decreto Superbonus attende l'ok dell'aula del Senato col voto di fiducia. 

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