PERUGIA - Due vittime in poche ore, due nonne di 84 e 94 anni finite nella rete di una truffatrice. Vittime di una suggestione ben congegnata e poi della vergogna, tanto da non voler denunciare immediatamente l'accaduto, per poi sciogliersi in pianto davanti ai gioielli e ai soldi recuperati dalla polizia. Con una donna, senza alcuno scrupoli nemmeno davanti a una quasi centenaria, finita agli arresti domiciliari per truffa aggravata in concorso, per essersi prestata a presentarsi davanti alle abitazioni delle due anziane per recuperare le migliaia di euro necessarie a un parente in difficoltà. Che ovviamente non esiste.
Questo il resoconto di una delle ultime indagini della squadra mobile, diretta da Maria Assunta Ghizzoni, dopo le due truffe consumate lo scorso 26 febbraio a Perugia e a Corciano. La modalità, purtroppo, è sempre la stessa: al telefono di casa o al cellulare delle vittime arriva una chiamata. Un uomo si presenta come un parente o come un rappresentante delle forze dell'ordine e avvisa che di lì a poco arriverà una persona a recuperare denaro e gioielli per aiutare un congiunto dell'anziana in difficoltà. Nel primo caso, l'uomo si è presentato come un “cognato”, con l'anziana talmente suggestionata dalla preoccupazione che non ha riconosciuto la voce come estranea. In entrambi i casi, il truffatore ha spiegato alle vittime come entro pochi minuti sarebbe arrivata una donna o addirittura una “postina” a ritirare la busta con i preziosi necessari a tirar fuori il suo parente dai pasticci. E così è andata.
Ma nel piano dei truffatori qualcosa è andato storto.
La donna è stata così denunciata e poi la procura diretta da Raffaele Cantone ha chiesto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari. Al gip gli investigatori hanno portato anche le risultanze delle indagini che, grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza e persino al gps dell'auto, hanno posto la 41enne senza ombra di dubbio sui luoghi dei reati, nella zona e all'ora dei “ritiri”. Riconosciuta anche dalle vittime come la donna che ha portato via soldi e monili dalle loro case, è finita ai domiciliari. Mentre proseguono le indagini per rintracciare l'uomo dall'altra parte del telefono, con il sospetto comunque possa trattarsi di una banda ben organizzata.