«Stamattina, con l'ausilio delle forze dell'ordine, l'Ama ha rimosso l'accampamento e le masserizie che si trovavano sotto la tettoia della metro Conca d'Oro». Così Giovanni Caudo, presidente del Municipio Roma III Montesacro, in una nota. «Le persone non c'erano più - aggiunge - grazie al lavoro svolto dal Municipio nei giorni scorsi con le associazioni di volontariato, la Sos, la Croce rossa e la Caritas. In queste settimane ci siamo rivolti a tutti quelli che potevano dare una mano per risolvere una situazione divenuta insostenibile, soprattutto dal punto di vista umanitario».
«La mancanza di strutture idonee a ospitare nuclei familiari - spiega Caudo - l'assenza di mediatori linguistici e sociali in grado di accompagnare la gestione delle persone e delle loro esigenze è ciò che realmente manca nel governo delle persone senza fissa dimora nella nostra città. I morti di freddo non fanno onore a Roma, come i tanti accampamenti e tendopoli che proliferano nei molti spazi e interstizi dove alloggia una popolazione dolente e disperata. Nel Terzo municipio abbiamo dato priorità agli ultimi: con il centro di accoglienza aperto ormai ininterrottamente da più di due anni e con l'apertura temporanea del Centro sociale anziani di Vigne Nuove perchè chi non possiede una casa possa ripararsi dal freddo e dal gelo di queste settimane».
«Ma non basta - prosegue Caudo - tutto questo è solo la dimostrazione che sono necessarie politiche complesse per la gestione di queste situazioni che pongano la persona umana al centro.