Oltre 652 milioni di euro destinati a 255 ricercatori, “leader di spicco” selezionati per l’assegnazione degli Advanced Grants: i finanziamenti alla ricerca più ambiti tra quelli assegnati dall’Ue. Il Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) ha assegnato il finaziamento a quei ricercatori che lavorano in campi all'avanguardia. Con 22 ricercatori l'Italia quarta in classifica, dietro a Germania (50), Francia (31) e Gran Bretagna (28), ma se si considerano i progetti ospitati il nostro Paese scende al sesto posto, alla pari con l'Austria. Sono infatti 12 i progetti italiani finanziati e, tra questi, soltanto due sono guidati da donne. Tra gli istituti comanda la classifica l'Università di Milano, con due finanziamenti.
L'Università Milano-Bicocca si è aggiudicata un finanziamento da 2,3 milioni di euro dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) per mappare i buchi neri più grandi dell'universo: il progetto è guidato da Alberto Sesana, professore dell'Ateneo, uno dei 255 ricercatori che ha vinto un Advanced Grant, un finanziamento assegnato a ricercatori affermati e con una consolidata esperienza internazionale.
Questo progetto va dunque ad aggiungersi agli altri 17 dell'Università Milano-Bicocca che si sono aggiudicati un finanziamento europeo a partire dal 2014.
Recentemente, infatti, diverse collaborazioni scientifiche internazionali hanno evidenziato la presenza di un segnale compatibile con un'onda gravitazionale a bassissima frequenza, che potrebbe provenire da una popolazione di buchi neri supermassicci. Il progetto aiuterà, dunque, a stabilire l'origine di questo segnale. Questa onda gravitazionale potrebbe però provenire anche dall'universo primordiale: «In tal caso, sarebbe di gran lunga il segnale più vicino al Big Bang mai osservato - conclude Sesana - e ci consentirebbe di avvicinarci come mai prima alle origini del cosmo».