Se il Piave mormorava, il Pieve intona il primo canto della sua storia. Il Comitato Nazionale Vini ha infatto dato l'ok definitivo, il 3 agosto scorso, al testo di Disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano denominato appunto "Pieve". Un momento importante che segna la data d'inizio della nuova tipologia della prima Docg d'Italia che sarà in commercio dal 1 gennaio 2025 con l'annata 2021. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e quindi l'iscrizione presso il Registro delle Denominazioni Europee, il progetto diventerà operativo con una prima annata che avrà circa 300 mila bottiglie, mentre già per la 2022 sono oltre 700 mila le bottiglie in cantina (pari a circa il 10% della produzione totale di Vino Nobile di Montepulciano).
Sangiovese e vitigni autoctoni
«Per noi è il compimento di un percorso che vale più di una nuova tipologia di vino, ma che dimostra come tutta una denominazione possa dare vita in maniera unanime a un percorso condiviso che rappresenta una nuova visione di produzione - il commento del Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi - una visione supportata dalla ricerca dal punto di vista geologico e pedologico e dall'approfondimento che è stato fatto anche nelle biblioteche e archivi storici, fino ad arrivare al Catasto Leopoldino del 1800. Devo ringraziare per tutto questo i produttori, in primis, che ci hanno creduto fin dall'inizio, poi le associazioni di categoria, la Regione Toscana, il Ministero dell'agricoltura, il Comitato Nazionale Vini e tutti i professionisti che con il loro apporto hanno reso possibile questo risultato».