Da uno chef di Latina l'idea della "cucina letteraria" con menu ispirati ai grandi classici

Da uno chef di Latina l'idea della "cucina letteraria" con menu ispirati ai grandi classici
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Lunedì 20 Maggio 2024, 12:02

E' il momento della cucina letteraria, quella che dà il piacere di fermarsi a tavola per assaporare piatti rievocativi dei grandi classici.

E non mancano i vini con etichette epiche come quelle della cantina siciliana Assuli, nel trapanese, tutte dedicate ai personaggi dell'Orlando Furioso, dall'Astolfo con uve Grillo al Donna Angelica, un Catarratto Lucido in purezza, e il Furioso, un Sicilia Doc col vitigno autoctono Perricone. Del resto in Sicilia non c'è banchetto che non rievochi dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa il timballo di maccheroni del Gattopardo. Mentre in Veneto la Cantina Valpolicella Negrar celebra in diversi eventi enogastronomici il maestro veronese dei romanzi di avventura Emilio Salgari, e a Roma un ristorante ha scelto come propria insegna l'iconico biscotto della «Ricerca del tempo perduto» di Marcel Proust, la Madeleine squisitamente proposta nel menu.

E mentre impazza la cucina futurista, spesso anche in versione cocktail, al bistrot letterario «Festina lente» di Seregno, in provincia di Monza e Brianza, è possibile acquistare libri, ma anche assaporare ricette più contemporanee come «Il mare che ci piace», a ricordare un passo della Pista di sabbia di Andrea Camilleri, o gli 'Spaghetti alla fumo negli occhi, influenzati dal romanzo Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio fino al dessert con le Rose di Atacama, frolla pensata come omaggio a Luis Sepúlveda.

Una novità arriva dal Lazio, nell'Agro Pontino, coi percorsi eno-gastroletterari del Satricum ispirati prima ad Alice nel paese della meraviglie e ora all'Odissea, attraverso la ricerca di ingredienti, vini e spiriti delle tappe narrate da Lewis Carroll e da Omero.

L'idea è dello chef e sommelier Max Cotilli, già campione italiano di taekwondo, che insieme a Sonia Tomaselli, compagna, nella vita e nella professione, si sono cimentati nell'impresa di esprimere in un menu le vicende, la magia, gli stratagemmi dei viaggi dapprima di Alice e ora di Ulisse.

Il tutto in un ristorante a Latina, a borgo Le Ferriere, a poca distanza da luoghi epici del pontino, il monte Circeo, nonché Nettuno con due percorsi: «Nessuno» e «Itaca».

Mentre la ricetta Scilla e Cariddi omaggia invece le radici calabresi dello chef.

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