Termovalorizzatore, aperte le buste: di Acea (e partner) l’unica offerta

Termovalorizzatore, aperte le buste: di Acea (e partner) l’unica offerta
di Fabio Rossi
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Martedì 21 Maggio 2024, 06:35

Si stringono i tempi per la realizzazione del futuro termovalorizzatore di Roma. Ieri è stata aperta la busta dei documenti amministrativi relativi alla partecipazione del bando pubblico, i cui termini erano scaduti sabato scorso. L’unica offerta arrivata vede Acea Ambiente come capogruppo di un raggruppamento temporaneo d’impresa che comprende anche Suez Italia, Vianini Lavori, Hitachi e Rmb. Il Campidoglio ha già avviato la procedura di valutazione di completezza della documentazione presentata. Quindi verrà nominata la commissione per la valutazione degli aspetti economico-finanziari e di quelli tecnici, che sarà presieduta da un dirigente dell’amministrazione comunale e composta da due autorevoli esperti del settore. L’obiettivo è arrivare all’aggiudicazione definitiva entro luglio, per poi passare alla predisposizione del progetto esecutivo e alle ulteriori verifiche, insieme alla conferenza dei servizi e alla procedura di valutazione d’impatto ambientale (Via).

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LE PROSPETTIVE
Tutta la procedura dovrebbe completarsi entro la fine dell’anno. «La presentazione dell'offerta arrivata dal raggruppamento guidato da Acea è un'ottima notizia per la città - sottolinea il sindaco Roberto Gualtieri - Ora avanti tutta per aprire il cantiere del termovalorizzatore tra la fine del 2024 e l’inizio dell’anno prossimo».

Roma «vuole rivoluzionare il suo ciclo dei rifiuti per trattarli in proprio e costruire finalmente un’autonomia impiantistica come tutte le altre capitali europee e le grandi città italiane hanno già fatto - spiega Gualtieri - Vogliamo cancellare una volta per tutte il ricorso alle discariche e la vergogna di un modello costoso, inquinante e inefficiente». La realizzazione degli impianti previsti dal piano dei rifiuti «procede come previsto - commenta l’assessora capitolina all’ambiente, Sabrina Alfonsi - I due biodigestori, per i quali sono pervenute numerose offerte ora in fase di valutazione, e i due impianti di selezione delle frazioni secche provenienti dalla raccolta differenziata, insieme al termovalorizzatore e all’efficientamento dell’Ama, ci aiuteranno a imprimere una svolta decisiva nella gestione del ciclo dei rifiuti». Il termovalorizzatore è necessario anche per «contenere drasticamente l’impatto ambientale del trasporto dei rifiuti indifferenziati fuori regione», sostiene Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio.

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