Pga Championship, Schauffele super
è già record nel primo giro

Grande partenza anche di Scheffler, il numero uno del mondo. Tiger Woods è sempre il più ammirato

Xander Schauffele
di Stefano Cazzetta
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Venerdì 17 Maggio 2024, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 17:37

Un solo aggettivo: impressionante. E lo useremo più volte per descrivere quello che è accaduto ieri nel primo giro del 106° Pga Championship, secondo major stagionale, che si sta disputando sul percorso del Golf Club Valhalla, a Louisville, nel Kentucky. Impressionante la partenza di Xander Schauffele, che con 62 colpi ha eguagliato il record relativo ai major: solo 3 i precedenti. Il californiano di San Diego non ha sbagliato un colpo e non ha minimamente sofferto per il chiasso che si levava alle sue spalle, dove era di scena Tiger Woods. Sulla sua carta 9 birdie e nessun bogey. Una regolarità e una pulizia di gioco esemplari. La domanda ora è: riuscirà finalmente a vincere il suo primo major? Ci è andato vicino tante volte, ma si è inceppato sul più bello. A 30 anni, ha più che mai la maturità giusta, è numero 3 nel ranking mondiale, la settimana scorsa è arrivato secondo nel Wells Fargo, manca l’ultimo dettaglio per elevarlo a campione assoluto.

Impressionante è stata la partenza di Scottie Scheffler. Il numero uno del mondo, che ha vinto 4 delle ultime 5 gare giocate, compreso il Masters, piazzandosi secondo nella quinta, tornava in campo dopo essere diventato papà per la prima volta. Sua moglie Meredith, conosciuta ai tempi del liceo, l’8 maggio aveva partorito un bel maschietto. Un po’ di spaesamento sarebbe rientrato nell’ordine naturale delle cose. Così come un po’ di ruggine. E invece, alla prima buca, il ragazzone del Texas che vive per glorificare Dio, non ha neppure dovuto sfoderare il putter. Dopo un drive perfetto ha imbucato direttamente un ferro 9 da 150 metri. Subito eagle, subito un -2 sulla carta. Da non credere. Scheffler ha chiuso il giro a -4. La testa della classifica dista 5 colpi, troppo pochi per non preoccupare chiunque la occupi.

Ma Scheffler non è stato l’unico a centrare l’impresa di un eagle-2. Impressionante è stato anche il colpo di Francesco Molinari alla buca 13 (la sua quarta, essendo partito dalla 10), un wedge da 80-90 metri che è finito direttamente in buca rotolando all’indietro grazie a un efficace effetto backspin. Applausi e un bel sorriso sul volto del nostro campione che è ancora alla ricerca di se stesso.

Per il resto un giro senza acuti e senza drammi: un birdie e tre bogey per chiudere in par e occupare la 65ma posizione. Ci vorranno altri applausi e altri sorrisi per mettersi in posizione più comoda in classifica e superare il taglio, suo obiettivo principale.

Per il resto, la prima giornata del Pga, ha mostrato un Tony Finau in grande condizione: -6, come Sahith Theegala. Alle loro spalle un plotoncino di -5, tra i quali spicca quello di Rory McIlroy, fresco di annunciato divorzio familiare e fresco vincitore del Wells Fargo. E’ stato proprio al Valhalla che il campione nordirlandese ha vinto il suo ultimo major. Era il 2014, sono passati 10 anni. Nel frattempo ha vinto di tutto, ma il digiuno pesa ed è tempo di interromperlo.

Valhalla appartiene anche ai cari ricordi di Tiger Woods, che qui vinse nel 2000, a cavallo tra due secoli. Tornava in campo a un mese dal taglio superato al Masters. E’ evidente che, a 48 anni e con un corpo segnato da incidenti e operazioni, non gli si può chiedere molto di più. Però la sensazione è che ogni volta ci sia un progresso nel percorso di risalita. Ha chiuso a +1, in 85ma posizione, lontanissimo da un’ipotesi di vittoria, ma è stata soprattutto l’imprecisione sui green. Tre putt in ognuna delle ultime due buche. Troppi per uno che proprio in questo fondamentale ha sempre dato il meglio di sé. A fine giro non era ovviamente soddisfatto: ha ammesso un po’ di stanchezza su un percorso ondulato ben diverso da quelli pianeggianti sui quali si allena in Florida, ma non ha mostrato alcun segno di cedimento psicologico. Non sarebbe stato da lui.

Da tenere d’occhio il campione in carica Brooks Koepka, 12° a -4, un giocatore che sembra soffrire poco l’esilio volontario sul circuito arabo della Liv, al contrario di Jon Rahm che sta ancora vivendo una fase di adattamento. Lo spagnolo, dopo ave deluso al Masters, è partito male anche qui, facendo segnare ben 4 bogey e un solo birdie nelle prime 9 buche, salvo poi ritrovarsi nelle seconde, in cui ha messo a segno ben 5 birdie e un solo bogey. Con -1 staziona in 47ma posizione. Ma la strada è ancora lunga e tutto può succedere. Scheffler permettendo.

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