Roma, blitz di Ultima Generazione a via Condotti: imbrattate le vetrine dei negozi di lusso. Aggrediti e insultati dai passanti

Fermati 13 attivisti

Roma, blitz di Ultima Generazione a Via Condotti: imbrattate le vetrine dei negozi di lusso. Fermati 13 attivisti
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Giovedì 16 Maggio 2024, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 13:04

Nuova azione dimostrativa da parte del gruppo Ultima Generazione. Pattuglie della polizia locale di Roma Capitale sono intervenute, poco dopo le ore 11 di questa mattina, in via Condotti, per alcuni attivisti che stavano imbrattando con la vernice arancione le vetrine di alcuni negozi. Tempestivo l'intervento degli agenti del I gruppo centro della polizia locale, che hanno immediatamente interrotto l'azione dimostrativa e messo in sicurezza l'area. Sono stati bloccate 13 persone, che sono state accompagnate negli uffici di via della Greca, dove ora si trovano per gli accertamenti di rito e gli atti a seguire. Tra i negozi di lusso colpiti, alcuni tra i più rinomati della capitale: Bulgari, Prada, Cartier, Yves Saint Laurent e Armani. L'azione ha rapidamente attirato l'attenzione di numerosi turisti e passanti, molti dei quali hanno assistito sbalorditi alla scena. Alcuni degli attivisti sono stati insultati e aggrediti dai passanti.

La protesta

Gli attivisti, armati di secchi pieni di vernice arancione, hanno preso di mira le lussuose vetrine di Via Condotti, uno dei centri nevralgici dello shopping di alta moda a Roma. Sui social hanno illustrato le motivazioni alla base della protesta

«Questa mattina abbiamo riempito di vernice le vetrine di Yves Saint-Laurent, Giorgio Armani e Louis Vuitton in via dei Condotti a Roma.

In Italia la ricchezza posseduta da 50k italiani supera di 3 volte quella dei 25 milioni di italiani più poveri. I salari sono da fame e circa 5,6 milioni di persone vivono sotto alla soglia della povertà. Questi brand sono simboli di uno stile di vita insostenibile e sono schiaffi in faccia alle persone povere e che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Cosa ci aspettiamo che succeda con l’impoverimento generalizzato legato alla crisi ecologica e climatica? Quando perderemo la casa per le alluvioni? Che i poveri siano semplicemente lasciati soli mentre i ricchi possono continuare a fregarsene? E cosa vi aspettate che faccia un Governo che fino ad oggi non ha nemmeno accettato di rendere legge il salario minimo a tutela dei lavoratori? Vogliamo protezione e vogliamo che venga difesa la vita delle persone».

 

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