Ostia, Valditara abbraccia la maestra aggredita: «Noi più forti delle mafie»

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Giovedì 16 Maggio 2024, 07:10

«Vigilanza davanti alla scuola e la galera per chi non manda i figli a lezione». Il ministro all’Istruzione e al merito, Giuseppe Valditara arriva a Ostia con le idee ben chiare per incontrare la maestra dell’istituto Amendola aggredita dalla moglie di un esponente del clan Spada. La risposta dello Stato non si è fatta attendere: «Ho visto bambini meravigliosi - ha detto il ministro dopo l’incontro a porte chiuse con l’insegnante e il dirigente scolastico - molti mi hanno voluto abbracciare, tantissimi hanno scambiato il cinque e hanno voluto darmi la mano. Non dobbiamo permettere che qualche genitore o qualche famiglia possa rovinare bambini stupendi». In una cornice di massima sicurezza, il ministro ha presentato quello che ha tutti i contorni di un vero «pacchetto sicurezza» a tutela dell’istruzione e dell’infanzia. «Mi hanno detto che molti genitori non mandano i figli alle lezioni. Ho raccomandato di vigilare, perché è appena entrata in vigore una nuova norma, che ho fortemente voluto con la presidente del consiglio Giorgia Meloni, inserita nel decreto Caivano: non ci sono più i 16 euro di multa per chi non manda i figli a scuola ma ci sono due anni di galera». L’obiettivo è quello di fare di quella scuola di frontiera un presidio di legalità, con tanto di vigilanza davanti al plesso a rischio.

LADRI DI FUTURO

«Quindi sappiano - ha aggiunto - coloro che non mandano i figli a scuola, che lo Stato reagirà in modo molto duro d'ora in poi. Credo che a nessuno convenga rischiare due anni di galera per rubare il futuro il proprio figlio, e chi non manda i figli a scuola fa questo», ha ribadito con forza Valditara per poi aggiungere: «Un figlio è quanto di più prezioso per un genitore e dobbiamo far capire a tutti i genitori, parlo in generale perché purtroppo sono tante le aggressioni ai docenti, che è interesse del genitore stesso, se ama veramente il proprio figlio, avere un buon rapporto con la scuola e rispettare gli insegnanti: dialogare con loro e non aggredirli».

LA SOLIDARIETÀ

«Sono molto contento che il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara sia venuto a trovarci nel plesso Amendola a seguito dell'aggressione ai danni di una docente.

Il ministro ci ha rassicurato, sappiamo che possiamo fare fronte comune - ha detto il dirigente scolastico -. È una scuola molto attiva sul territorio. La scuola non si è trincerata nel silenzio, ha ritenuto che parlasse chi fosse piu' autorevole per farlo». L’istituto, come anticipato da Il Messaggero, si costituirà parte civile nell’eventuale vicenda giudiziaria i cui sviluppi si sapranno a breve. Il clima, almeno ieri, sembrava più sereno. Con i piccoli sorridenti nel cortile a scherzare e con la mente già proiettata verso la fine della scuola, in queste poche settimane che mancano al suono dell’ultima campanella. «I bambini sono molto intelligenti e sensibili, sanno che gli esseri umani a volte possono sbagliare». Insieme al ministro, ha visitato il plesso anche l'assessora capitolina alle Politiche per la sicurezza, Monica Lucarelli. «È importante esserci per far capire che le poche persone che si comportano come la mamma che ha aggredito una insegnante della scuola devono essere isolate da un contesto che invece è estremamente serio».

GENTE PERBENE

«A Ostia - ha aggiunto l’assessora - vivono persone oneste, che dedicano impegno al lavoro, che si preoccupano di mandare i propri bambini a scuola e che contribuiscono quotidianamente alla crescita e al benessere della comunità. Tuttavia ci sono alcuni clan contro cui combattiamo costantemente, i quali cercano di oscurare e imporsi con atteggiamenti aggressivi, minando le fondamenta di realtà importanti come le scuole. Il Comune sta attivamente operando sui territori e nelle istituzioni scolastiche, implementando progetti per promuovere la legalità e garantire che questi valori siano radicati e diffusi tra i cittadini, soprattutto tra le giovani generazioni», ha concluso Lucarelli.Unico fuori programma, l’uscita di scena pochi minuti dopo l’arrivo del ministro Valditara del presidente del X Municipio, Mario Falconi che ha abbandonato l’appuntamento istituzionale, non senza uno scatto di stizza visibile ai presenti. Lo stesso minisindaco, finito al centro di una polemica nei giorni scorsi, per aver invitato la città e le istituzioni stesse al «silenzio» sulla vicenda.

Mirko Polisano

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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