Bandiere blu, delusione per i litorali viterbesi: nessun riconoscimento per mari e laghi

La spiaggia
di Federica Lupino
3 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Maggio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 19:43

Ancora una delusione per i litorali della Tuscia: anche quest'anno nessuna Bandiera blu sventolerà nei lidi della provincia. Neessun riconoscimento per i mari e i laghi da parte dell’organizzazione internazionale non governativa “Foundation for environmental education” (Fee). A livello regionale, sono dieci le spiagge premiate, numero stabile rispetto al 2022 e al 2023: Gaeta, Sperlonga, Latina Mare, Sabaudia, San Felice Circeo, Fondi, Terracina, Minturno, Anzio e Trevignano Romano.

L’iniziativa, giunta alla 38esima edizione, premia i comuni rivieraschi e gli approdi turistici. A vincere sono le spiagge le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti negli ultimi 4 anni, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso di questo arco temporale, le Arpa (Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente) hanno effettuato nell'ambito del Programma nazionale di monitoraggio, condotto dal ministero della Salute. I 32 criteri del programma sono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti a impegnarsi per risolvere e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell'ambiente.

A livello nazionale, sono 236 i comuni ad aver ottenuto il riconoscimento con una crescita di 10 località rispetto allo scorso anno. Le spiagge con mare considerato eccellente per 4 anni consecutivi sono 485 e corrispondono all'11.5% di quelle premiate nel mondo. Ogni comune non può mettere la bandiera blu su tutte le sue spiagge ma solo su quelle indicate dalla Fondazione e considerate eccellenti. Rispetto al 2023 entrano 14 nuove località mentre ne escono 4: Ameglia e Taggia in Liguria, Margherita di Savoia in Puglia e Marciana Marina in Toscana.

Le 14 novità sono:Lecce, Manduria e Patù in Puglia; Letojanni, Scicli e Taormina in Sicilia; Borgio Verezzi e Recco in Liguria; Tenno e Vallelaghi in Trentino; Porto Sant'Elpidio nelle Marche; Ortona in Abruzzo; Cellole in Campania; Parghelia in Calabria.

A consolare gli amanti dei lidi locali ci sono però i risultati dei rilievi dell’Arpa, confluiti nel decreto con cui la Regione Lazio ha dato il via libera alla stagione balneare 2024.

Con apposito decreto la Regione Lazio ha provveduto all’individuazione e alla classificazione delle acque destinate alla balneazione e dei punti di monitoraggi. Il quadro che emerge, sulla base dei rilievi operati dall’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, è in linea con gli ultimi anni. Ebbene, a Montalto di Castro i voti sono altissimi: nei sette punti di monitoraggio, gli esperti hanno rilevato acqua eccellente nella maggioranza dei casi. Il solo punto che ha ottenuto un “buono” è quello intorno al fosso Arrone e solo un tratto di litorale è vietato alla balneazione, quello che va dalla tenuta Marchese Guglielmi alla foce del fiume Fiora. A Tarquinia, voti alti ma aumentano le porzioni interdette ai bagnanti. Undici i punti di prelievo, sette dei quali risultati eccellenti, un buono e tre non adatti alla balenazione (la zona del poligono militare, la foce del fiume Marta e 400 metri a destra dello stesso corso d’acqua”. Per i laghi, tre i punti interdetti, tutti nel lago di Bolsena: il porto di Capodimonte, quello di Bolsena e quello di Marta. Per il resto, voti in maggioranza eccellenti, anche per il lago di Vico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA