Florida, investe un 16enne, pubblica le foto del cadavere sui social e commenta: «Ho ucciso un uomo, Rip»

Florida, investe un 16enne, pubblica le foto del cadavere sui social e commenta: «Ho ucciso un uomo, Rip»
di Federica Macagnone
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Giovedì 22 Ottobre 2015, 13:54 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 08:38
Una madre devastata per la perdita di un figlio e un dolore senza fine ravvivato dalle immagini che stanno circolando in queste ore sul web: il suo ragazzo, Trevius Williams, 16 anni, in una pozza di sangue, abbandonato dal suo assassino che, dopo averlo investito, invece di aiutarlo ha ben pensato di scattare una foto al corpo del ragazzo e pubblicarla sui social.



Domenica sera Trevius, di Jacksonville, in Florida, era uscito da casa per andare a comprare del pane: sua madre, Connie Coles, gli aveva dato i soldi e lo aveva salutato distrattamente, certa che qualche minuto dopo il figlio sarebbe rientrato e tutti insieme avrebbero continuato a festeggiare il 22° compleanno di uno dei suoi fratelli.



Ma Trevius non è mai più tornato a casa. Lungo la via verso il supermercato è stato investito da un 19enne che non solo ha abbandonato il cadavere in strada, ma ha anche commesso un gesto raccapricciante: ha estratto dalla tasca il suo smartphone, ha immortalato il corpo inerme di Trevius in una pozza di sangue e ha pubblicato l'immagine su Facebook, Twitter e Instagram. A fianco dell'immagine, un commento glaciale: «Ho ucciso un uomo. Rip».



«Già è difficile accettare che il mio bambino sia stato lasciato solo come un cane in una pozza di sangue – ha detto Connie a First Coast News – Se poi penso che questo ragazzo, oltre a uccidere mio figlio, ha scattato quelle immagini e le ha pubblicate on line mi sento ancora peggio. Chi fa questo? Deve essere una specie di mostro. Nessuno merita un trattamento del genere».



Secondo la polizia di Jacksonville, il 19enne è stato fermato ma non sono state ancora formulate le accuse. Resta un mistero sul perché sul ragazzo non sia stato effettuato un test per appurare se avesse assunto droghe o alcol, visto che poco prima, sempre sui social, aveva detto di aver bevuto una sorta di miscela per la tosse.



Adesso la morte di Trevius attende giustizia ma, nonostante il ragazzo sia in carcere, per Connie resterà una ferita aperta e un dolore senza fine. Nella sua mente continuerà a rivivere gli ultimi attimi in strada, in lacrime, piegata sul corpo del figlio. «Continuavo a pensare che si sarebbe svegliato. Lo scuotevo per fargli aprire gli occhi ancora una volta. Ma lui era già andato via».