Piccole compravendite, torna il notaio. Pubblici uffici, uno ogni 5 mila abitanti

Piccole compravendite, torna il notaio. Pubblici uffici, uno ogni 5 mila abitanti
di Luca Cifoni
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Sabato 1 Agosto 2015, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 11:13
ROMA - Cosa hanno in comune notai, carrozzieri, e sindacati confederali? Non molto all'apparenza: ieri però è capitato che tutte e tre queste categorie si siano dette molto soddisfatte delle modifiche apportate dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera al disegno di legge sulla concorrenza che era stato approvato a febbraio dal governo. Un provvedimento che viene messo in cantiere ogni anno per raccogliere le indicazioni in direzione di una maggiore apertura al mercato, che vengono in particolare dall'Autorità Antitrust.

I DEPUTATI

Il Notariato è riuscito a sventare sul nascere la possibilità che gli atti di compravendita non residenziali di valore inferiore a 100 mila euro (ad esempio relativi a box o negozi) siano conclusi con il solo intervento di avvocati. I carrozzieri invece hanno avuto buon gioco a slegare gli sconti sulle polizze Rc auto dall'impegno a riparare le autovetture presso le officine indicate dalle compagnie di assicurazione. Infine è saltata la portabilità dei fondi pensione, ovvero l'obbligo per il datore di lavoro di continuare a versare i propri contributi per conto del dipendente, anche nel caso in cui questo scelga di trasferire la propria posizione dal fondo “chiuso” di categoria (gestito dalle parti sociali) a quello “aperto” di una banca oppure al piano individuale di previdenza offerto da una compagnia di assicurazione.

I deputati impegnati nell'esame del disegno di legge ritengono di aver «migliorato il testo» sia sul capitolo professioni sia su quello relativo all'assicurazione auto.



SEGMENTO LIMITATO

Il Notariato per ora non ha commentato ma nei mesi scorsi ed in particolare durante l'esame parlamentare del provvedimento aveva avuto modo di far conoscere la propria posizione, sostenendo che la riduzione delle garanzie tradizionalmente associate alla compravendita, sia pure per un segmento limitato del mercato immobiliare (con l'esclusione appunto delle abitazioni) si sarebbe tradotta in un danno per i cittadini. Di fatto dal punto di vista dei notai la novità legislativa - al di là del suo impatto effettivo - avrebbe potuto rappresentare un pericoloso precedente.

Resta invece nel disegno di legge sulla concorrenza il principio dell'aumento del numero dei notai. La norma prevede come principio base che ce ne sia uno ogni 5.000 abitanti e non più ogni 7.000. Secondo la deputata Silvia Fregolent, relatrice del provvedimento, questo potrà portare ad un incremento significativo, dagli attuali 7.000 notai a 10-12.000.



TAVOLO DI CONFRONTO

Nei loro commenti le associazioni degli autoriparatori come Cna e Confartigianato mettono l'accento sulla salvaguardia delle proprie imprese e della libertà di scelta per il cittadino. Quanto alla previdenza integrativa, la norma contestata viene sostituita con una di tipo programmatico che prevede entro trenta giorni la convocazione di un tavolo con i sindacati e le parti datoriali, presso il quale si dovrebbe iniziare a discutere di una possibile riforma del settore.

Anche i sindacati nel commentare positivamente quanto accaduto evocano uno scampato pericolo perché la novità a loro parere avrebbe avuto l'effetto di indebolire gli attuali fondi pensione e di favorire altri attori del settore quali le compagnie assicuratrici.