La Tosca del 1900 torna al Costanzi con lo stesso allestimento della "prima" assoluta di 115 anni fa

La Tosca del 1900 torna al Costanzi con lo stesso allestimento della "prima" assoluta di 115 anni fa
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Sabato 28 Febbraio 2015, 06:18 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 17:52
Domani sera Tosca torna al Costanzi, cioè nel teatro che vide la “prima” assoluta del capolavoro di Giacomo Puccini il 14 gennaio del 1900.

L'allestimento è quello al quale fu presente il compositore stesso, qui fedelmente ripreso nell'ambito di un progetto, del sovrintendente Carlo Fuortes. Che dice: «Abbiamo deciso, con un grande sforzo produttivo, tecnico, economico e artistico, di realizzare con attenzione filologica il primo allestimento, di cui la Casa Ricordi custodisce i bozzetti delle scene e tutti i figurini dei costumi, in perfetto stato di conservazione e che, per l'occasione, verranno messi in mostra nel foyer del teatro. Questo recupero fa parte del progetto La memoria, che il nostro Teatro ha deciso di intraprendere da questa stagione in avanti.Tosca è il primo passo. Crediamo sia importante ricostruire, per il pubblico di oggi, la grande memoria storica del Teatro Costanzi, certamente tra le principali in Italia e nel mondo, attraverso alcune produzioni che sono entrate nella storia dell'opera. Non è volontà di conservazione del passato, né un tentativo di celebrare la tradizione in quanto tale. Semmai e un esperimento “dal vivo” per verificare come il nostro occhio e il nostro gusto reagiscanoal passare del tempo».



La messinscena è stata prodotta, nei laboratori di scenografia e pittura del Teatro, sui bozzetti originali di Adolf Hohenstein, con la regia di Alessandro Talevi, un giovane al suo debutto nella Capitale. La ricostruzione delle scene è stata affidata a Carlo Savi, quella dei costumi ad Anna Biagiotti. Sul podio il maestro Donato Renzetti, per orchestra e coro della Fondazione lirica (maestro del coro Roberto Gabbiani, con la partecipazione del coro di voci bianche del Teatro dell'Opera diretto da José Maria Sciutto).



LE VOCI

Nel cast, come Floria Tosca, il soprano ucraino Oksana Dyka, alla quale Raffaella Angeletti darà il cambio il 4 e il 12 marzo, Virginia Tola il 6, l'8 e l'11. Yonghoon Lee, Massimiliano Pisapia (4, 6, 10, 12) e Stefano La Colla (8, 11) sono i tenori che interpretano il pittore Cavaradossi. A Roberto Frontali e Claudio Sgura (4, 6, 8, 11) il compito di restituirci la figura più “nera” dell'opera, il barone Scarpia, capo della polizia pontificia. William Corrò sarà Angelotti; Domenico Colaianni il Sagrestano e Saverio Fiore, Spoletta. Si alternano nel ruolo di Sciarrone Daniele Massimi e Fabio Tinalli (7, 8, 10, 11, 12); in quello del Carceriere Riccardo Coltellacci e Giampiero Pippia (7, 8, 10, 11, 12).



Di questa Tosca è previsto un ritorno a giugno, occasione in cui sarà Tatiana Serjan a vestire i panni della cantatrice.



LE REPLICHE

Dopo la “prima” di domani alle 20, sono previste recite martedì 3 (ore 20), mercoledì 4 (ore 20), giovedì 5 marzo (ore 20), venerdì 6 (ore 20), sabato 7 (ore 18), domenica 8 (ore 16.30), martedì 10 (ore 20), mercoledì 11 (ore 20), giovedì 12 (ore 20). Tosca sarà poi ripresa (fuori abbonamento) mercoledì 24 giugno (ore 20), venerdì 26 (ore 20) e domenica 28 (ore 16.30). Domenica 8 marzo, alle 11, al Costanzi, una lezione di Corrado Augias sul titolo pucciniano. Ingresso gratuito, con prenotazione, sino ad esaurimento dei posti. Scrivere a: promozione.pubblico@operaroma.it. Ulteriori informazioni: www.giocodellotto.it, www.operaroma.it e telefonando allo 06 48160312 / 528 / 533.