Nel documento viene detto, a chiare lettere, che «alla luce di un meditato e approfondito confronto tra partiti, movimenti civici, e più in generale tra tutti coloro i quali credono sia necessaria un'alternativa alle politiche con cui è stata amministrata la città negli ultimi dieci anni», si ritiene «prioritario l'obiettivo di unirsi intorno a una candidatura che possa dispiegare al meglio un progetto di governo della città che offra discontinuità rispetto all'attuale amministrazione di sinistra, sia alle proposte attualmente in campo, mascherate come novità assoluta». Un altro passaggio significativo è quello che sostiene la necessità di «superare personalismi e particolarismi politici che risulterebbero incomprensibili a chiede un'alternativa al governo cittadino di sinistra». . "Riteniamo - aggiungono i componenti della coalizione - che nessuno dovrebbe fare passi indietro, ma al contrario chiediamo che venga anteposto a ogni altra motivazione l'obiettivo di sconfiggere le logiche di spartizione del potere, unico asse portante dell'azione politica della sinistra". Il documento riconosce a Bergamotto "equilibrio, competenza ed esperienza". Con tanto di richiesta, al tavolo romano, di una pronta ufficializzazione. La sensazione è che si è al redde rationem: ora o mai più. Con il rischio che senza accordi ognuno si ritenga libero di agire. E non sono escluse sorprese. I salviniani, per esempio, non avrebbero dato in realtà l'ok al documento. Sono attese prese di posizione.
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