Dal racconto sembra che i due stranieri fossero appena usciti da un noto locale di Cappelle dei Marsi, quando hanno avvicinato il gruppo dei giovani studenti avezzanesi che si intrattevano nel vicino parcheggio. I magrebini hanno inveito contro i cinque giovani sostenendo che nel locale qualcuno aveva rubato i loro cellulari e quindi dovevano sottoporli tutti a perquisizione. Uno si è addirittura qualificato come carabiniere, e l’altro si è vantato di essere stato in carcere, mostrando nel contempo una ferita da taglio al fianco sinistro, facendo intendere di non aver problemi a usare il coltello. Gli studenti per evitare problemi hanno acconsentito a sottoporsi alla perquisizione: i due hanno approfittato per palpeggiare insistentemente nelle parti intime i giovani, tanto da provocare la reazione del gruppo.
I due poi si sono avvicinati alle ragazze col l’intenzione di palpeggiarle e tentare violeza, ma queste si sono opposte respingendoli fisicamente. Dopo le testimonianze dei tre studenti, il Presidente del Collegio, Carla Mastelli, ha aggiornato l’udienza ad ottobre prossimo per sentire le due studentesse coinvolte nella brutta vicenda.
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