"Prova d'Amore", il corto con Haber vince il Premio Flaiano. Nazzari: «Questo è il più bello dei tanti riconoscimenti ricevuti»

Il racconto in nove minuti di Gigi, un uomo maturo e profondamente innamorato della propria moglie per la quale compie un vero atto d’amore

"Prova d'Amore", il corto con Haber vince il Premio Flaiano. Nazzari: «Questo è il più bello dei tanti riconoscimenti ricevuti»
di Cristina Squartecchia
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Lunedì 22 Aprile 2024, 07:00

«Quando mi hanno proposto di interpretare “Prova d’amore” ho accettato senza indugio» racconta Alessandro Haber, nel ruolo di Gigi per il corto vincitore della sezione “scrittura e immagine”, premiato sabato alla venticinquesima edizione del festival internazionale omonimo, sezione dei Premi Flaiano, al cinema Sant’Andrea. “Prova d’amore”, diretto dal giovane regista Denis Nazzari racconta in nove, serrati minuti di Gigi, un uomo maturo e profondamente innamorato della propria moglie per la quale compie un vero atto d’amore. Nel corto si parla con delicatezza e poesia di disabilità, diversità e accettazione, senza effetti speciali e finzioni. Sono i sentimenti e quella intima ritualità dei gesti quotidiani a conquistare la giuria di esperti composta da Carla Tiboni, Davide Campolieti, Romina Remigio e Martina Corongiu. A vincere infatti è la sensibilità nel mettersi nei panni dell’altro, quando Gigi decide di provare quello che vive la moglie, Nadia Bengala, inferma su una sedia a rotelle. Le prepara la colazione e gliela serve a letto provando a svolgere queste azioni sulla stessa carrozzella, per vedere com’è la vita da quella prospettiva. Una cucina come tante, piantine da annaffiare, caffè da preparare, sono le prime azioni che prendono i primi secondi del corto e che via via trasmettono un senso di bellezza e poesia all’ingresso della musica composta appositamente da Nicola Piovani.

Il corto

«È un corto che ha già ricevuto molti premi – aggiunge Haber - in pausa dal set in Sardegna di “Alberi erranti e naufraghi” del regista Salvatore Mereu –.

Su trenta festival a cui ha partecipato “Prova d’amore” ha già ricevuto circa tredici riconoscimenti, perché è un corto che parla di piccole cose, dell’amore che non si quantifica, di un darsi senza condizioni. C’è un tempo dilatato, quasi sospeso nel corto, diverso dal tempo che si consuma nelle case di oggi. Neanche siamo più abituati a tali lentezze, modelli sociali, come quello di invecchiare con la stessa persona. La sorpresa del corto è proprio tutta questa semplicità narrata, fatta di sguardi e gesti pieni di amore, la sensibilità di sorprendere l’altro senza imbarazzo. Non ci sono dialoghi, ma sguardi e attenzioni capaci dire tutto. Sono contento che abbia ricevuto un premio così significativo in una città come Pescara, alla quale mi sento molto legato e affezionato». Nei due giorni che hanno preceduto la cerimonia di premiazione condotta da Martina Riva, tanti i corti selezionati provenienti da diversi paesi sui temi dell'attualità: i totalitarismi, la guerra, i problemi dell'ambiente, la funzione dell'arte, l'identità e la famiglia. I Premi Flaiano tornano l'11 maggio con la seconda edizione del festival di fotografia "Flaiano fO".

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