Roberto Giungi, il diritto nel destino: è il laureato eccellente della Sapienza

Giovedì la premiazione con Mattarella. Nipote del giurista Vincenzo Scordamaglia in famiglia avvocati e magistrati

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di Mila Cantagallo
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Sabato 18 Maggio 2024, 07:45

Nel Dna ha i geni di un nonno e una mamma magistrati, di un padre avvocato. Lui è il laureato di eccellenza in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma. Roberto Giungi ha conseguito il titolo nel 2022 con 110, lode e dignità di menzione accademica. Ha completato gli studi 5 anni con una media di 29.30. Giovedì ha ricevuto la pergamena durante "La giornata del laureato" che ha premiato le eccellenze dell’ateneo alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un predestinato del diritto Roberto, che a giugno compirà 25 anni. Suo nonno era l’autorevole penalista Vincenzo Scordamaglia, professore ordinario di diritto penale a Teramo e, successivamente, a Tor Vergata. Sua madre è Irene Scordamaglia, magistrato della Corte di cassazione, il papà Rodolfo Giungi è avvocato e docente di diritto mentre il nonno paterno, di cui porta il nome, ha conseguito una laurea in giurisprudenza proprio alla Sapienza prima di diventare commercialista. «La mia famiglia è stata sempre un esempio per me - afferma il giovane laureato - mi ha trasmesso il senso del dovere, l'amore per il lavoro finalizzato a raggiungere obiettivi. Mia madre ripete sempre: ricorda che l’ultimo del concorso precedente è sempre il primo di quello successivo. Tra i miei cari ho avuto la fortuna di trovare anche dei modelli professionali, a cominciare da mio nonno Vincenzo, grande figura di riferimento.

Lui aveva intuito la mia vocazione e mi esortava a continuare su questa strada». L’emozione di essere il laureato eccellente della facoltà di Giurisprudenza de La Sapienza l’ha vissuta tutta: «È stata una cerimonia molto suggestiva - continua Roberto - con la rettrice, il presidente della Repubblica, la lectio magistralis di Luciano Fontana, tutto molto elettrizzante e non riuscivo a credere che ci fossi anche io». Il primato raggiunto nello studio non ha rubato tempo alla vita del ragazzo che si divide tra gli amici di Roma e Pescara: «Non ho mai sacrificato l'aspetto sociale - assicura- lo studio va svolto a ritmo serrato, ma concedersi dei divertimenti ossigena la mente e permette di produrre ancora meglio. I miei svaghi preferiti sono il volontariato con il Rotaract, di cui sono presidente, e gite bucoliche con grigliate insieme agli amici». Il domani di Roberto Giungi è affollato da idee ed opportunità: «Sono praticante in uno studio legale - spiega - contemporaneamente svolgo un tirocinio presso il Tribunale di Chieti con il presidente Guido Campli, nel frattempo ho conseguito un master in Diritto ed economia del mare. Il primo obiettivo ora è l’esame da avvocato, sto valutando di sostenere i concorsi da magistrato e da consigliere parlamentare. Tutto mi interessa e incuriosisce, ho una visione di futuro piuttosto aperta».

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