«L’obiettivo di creare un’unica società entro il primo trimestre del prossimo anno è confermato - ha dichiarato Elkann - l’anno scorso avevo confermato l’impegno della mia famiglia nei confronti dell’azienda e vi ho anche detto che eravamo pronti a gestire decisioni e iniziative con audacia e creatività per costruire un futuro solido e promettente. L’accordo con Psa è stato il culmine di un anno di attività intense, mirate a trasformare le parole in fatti». Elkann rivendica che la sua promessa di impegnarsi nell’automotive si è concretizzata ed è felice di farlo con una famiglia che, come la sua, fa parte della storia industriale d’Europa: «La crisi del Covid-19 ha ulteriormente confermato le solide ragioni dell’unione tra Fca e Psa che si basa sulla creazione di un innovativo modello di business, con le dimensioni per generare enormi efficienze e unire le competenze necessarie allo sviluppo delle nuove tecnologie. Un grande futuro attende questa nuova azienda che disporrà di leadership, risorse e know-how per offrire ai clienti i migliori prodotti a prezzi accessibili e sarà punto di riferimento per innovazione e qualità».
Due parole anche sul lavoro fatto l’anno passato: «Abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra già solida posizione finanziaria, e compiuto importanti passi avanti nel processo di trasformazione per la nuova era della mobilità sostenibile. Per noi gestire le avversità non è cosa nuova». Da parte sua l’ad sottolinea la salute di Fca: «Siamo entrati in questa crisi con un bilancio molto solido e nonostante i significativi deflussi di cassa abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra liquidità. Usciremo forti come prima. L’indagine dell’Antitrust non è previsto che ritarderà la tabella di marcia della fusione ed entrambe le società continueranno a interloquire con la Commissione Europea con lo stesso spirito costruttivo che ha caratterizzato la nostra proposta fin dall’inizio. Il processo di fusione sta proseguendo bene e secondo la tabella di marcia».
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