Trend/ Mai senza la camicia bianca, anche allacciata sulla schiena

Dall'ufficio all'aperitivo il pezzo forte è classico

Trend/ Mai senza la camicia bianca, anche allacciata sulla schiena
di ANNA FRANCO
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Settembre 2023, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 07:38

Il bello della moda è che si può scegliere ogni giorno e, volendo, anche ogni ora chi si desidera essere.

Rampante donna in carriera, seduttrice, ragazza romantica poco importa: si può spiazzare tutti e anche se stesse con un semplice cambio d’abito. Così, chissà se per condiscendenza verso i propri colleghi o, semplicemente, perché si ha un aperitivo dopo il lavoro in cui non si vuole sembrare come appena uscite dall’ufficio, si può essere una working girl, ma anche attutire l’aspetto e assumere un’aria meno rampante. Mitigare, in pratica, la propria comprensibile voglia di arrivismo. Partire dalle basi è necessario e la camicia bianca è ciò che non deve mai mancare e non solo per chi è oberato di lavoro. E se già se ne hanno un po’ nell’armadio, poco male, quel cotone fresco di lavatrice dona luce, rimette in pace col mondo, è un jolly insostituibile e può essere indossata in tanti modi.

LA VERSATILITÀ

Siete creative? Provatela a rovescio, ovvero allacciandola sulle spalle (si, magari con l’aiuto di un fidanzato o di un’amica compiacenti), oppure infilata solo in parte nella gonna o nei pantaloni o abbottonata con qualche asola spaiata. Volutamente e non perché ci si è vestite di corsa, quasi al buio, e ingurgitando una colazione veloce e un caffè troppo bollente. Deliziosa con una gonna a matita e con qualche bottone slacciato o over, dai volumi importanti, con un paio di pantaloni a sigaretta e a vita alta, molto rigorosi. Va tranquillamente sotto la giacca del completo, ma se vi lasciate un po’ andare il capospalla può sparire e subito la formalità si attenua. Il modello su cui puntare? Quello oversize. Se non si è così convinte della necessità di una blusa bianca guardare alla sfilata haute couture di Valentino, aperta proprio da questo capo abbinato a un paio di pantaloni simili a jeans. E se è la stessa alta moda a evidenziare certi aspetti bisognerà pur farsene una ragione, senza dimenticare che Prada l’ha abbinata a minigonne e ballerine con origami, da Alexander McQueen è apparsa sartoriale e Gucci l’ha mixata a maglie striminzite. Ma se il pantalone al lavoro può essere un po’ troppo visto, via agli abiti, possibilmente colorati a tinta unita, o alle gonne a matita, serie eppure sfiziose, come insegna Miu Miu.

La pencil skirt si sfuma in tessuti maschili oppure diventa un velo assai trasparente (su culotte).

Il tutto abbinato a maglioncini da signora della buona borghesia, che sembrano filati addosso nel loro eterno, immutato rigore, ma che, in realtà, nascondono un animo ribelle e pure imperioso. Ovvero: la summa del bon ton, per andare ben oltre quella precisione e spocchia di circa mezzo secolo fa. Infine, gli accessori. I capelli possono essere lasciati sciolti o semi raccolti e non necessariamente tirati in forzati chignon, che non fanno nemmeno bene alla capigliatura. Ma, sopratutto, occhio alle estremità. Va bene indossare stivaletti o mocassini in ufficio, ma con un tocco di sogno. Quindi, via libera a calze fantasia, con applicazioni di perle o di fiocchi o tempestate di glitter. Spunteranno con vivace discrezione tra l’orlo del pantalone e la scarpa e faranno capire una cosa fondamentale: si può essere donne di successo e preservare e custodire un animo romantico, ironico e che sa distinguersi. Anche mentre si fa carriera. Anzi, queste caratteristiche aiutano notevolmente a raggiungere il successo anche se, forse, nessun tagliatore di teste lo ammetterà mai.

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