Nonostante l’effetto Turchia, i ricavi da vendite e prestazioni del gruppo sono però risultati in crescita rispetto ai 1.196 milioni del 2018. Questo grazie alla variazione del perimetro di consolidamento che ha determinato un aumento dei ricavi di circa 33 milioni, relativi alla controllata americana Lehigh White Cement Company, consolidata da aprile 2018. A perimetro costante i ricavi hanno registrato una flessione dell’1,4% dovuta alla significativa riduzione dei ricavi, come detto, nell’area turca, in gran parte bilanciata dalla performance delle altre regioni. A cambi costanti i ricavi sarebbero stati superiori del 2% rispetto all’anno precedente.
Sulla crescita a due cifre del margine operativo lordo incide l’introduzione dell’IFRS 16 con un impatto positivo di 25,5 milioni oltre al contributo aggiuntivo di LWCC per 3,7 milioni; lo stesso è stato penalizzato dai risultati in Turchia, quindi ridotto di 25,5 milioni. A cambi costanti il margine operativo lordo sarebbe rimasto invariato (a 263,8 milioni). Inoltre, lo stesso margine operativo lordo ha beneficiato di proventi non ricorrenti (6,4 milioni rispetto a 11,5 milioni del 2018) legati alla rivalutazione di attività immobiliari in Turchia.
L’incidenza del margine operativo lordo sui ricavi si attesta così al 21,8% con incremento dell’incidenza sui ricavi dell’1,8%. Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 112 milioni (85,3 milioni nel 2018), è stato pari a 151,7 milioni rispetto ai 153,2 milioni dell’anno prima. Mentre il debito finanziario netto (a 239,6 milioni) è in calo di 15,8 milioni sui 255,4 milioni del 2018.
R. Amo.
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