Scuola, al "Volta" di Frosinone presto l'attivazione della carriera alias

L'incontro al "Volta"
di Marina Testa
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Domenica 14 Gennaio 2024, 08:51

Anche l'istituto di istruzione superiore Alessandro Volta di Frosinone ha annunciato l'introduzione della Carriera Alias, ovvero la possibilità per le persone che non si riconoscono nel genere assegnato alla nascita di utilizzare in classe il nome scelto. Lo ha annunciato la dirigente scolastica Maria Rosaria Villani durante il convegno dell'Associazione Stampa Romana sul tema "Identità Trans, le parole per dirlo" ed avente valore formativo per i giornalisti.

«Con gli studenti abbiamo già discusso dell'argomento e presto lo formalizzeremo. Lo ritengo un atto di progresso civile e rispetto per quelle persone che hanno avviato un percorso di transizione e che intendono manifestare, senza essere soggetti a pregiudizi o discriminazioni, la propria identità. La nostra è una scelta inclusiva e di visione di una comunità, a cominciare dai documenti scolastici per finire con le targhe nei bagni della scuola che non distinguono più tra uomo e donna, i bagni sono per tutti».
In provincia di Frosinone sono due le scuole che hanno adottato la Carriera Alias, il liceo scientifico Francesco Severi e il liceo classico e scientifico di Anagni Dante Alighieri. Figurano nell'elenco dell'associazione Genderlens che si occupa di tutelare l'infanzia e l'adolescenza trans e di orientare le loro famiglie, e che al convegno ha partecipato con un proprio rappresentante.
Per fornire un orientamento anche in ambito medico, un sostegno psicologico e una guida legale anche per la rettifica anagrafica, nel capoluogo opera il Collettivo Ugualmente la cui vice presidente è la psicoterapeuta Roberta Cassetti.

L'associazione è mappata dall'Istituto Superiore di Sanità. Interessante il progetto che ha visto le stesse persone transgender formare gli operatori, si chiama Be Yourself. La transizione, infatti, non è un passaggio leggero. Già la presa di coscienza innesca una serie di resilienze con il contesto sociale e familiare, tutto il resto è in salita.

LE STORIE

E lo hanno vissuto in prima persona Daniel Savini, 37 anni di Ceprano e Chris Riccardi, 29 anni di Frosinone. Qualche anno fa si chiamavano rispettivamente Deborah e Gioia. Entrambi hanno cambiato il loro sesso biologico. Così per Daniel la fase tortuosa è cominciata quando ha perso il posto di lavoro. Con disguidi anagrafici anche per votare. Per Chris, invece, che proprio in questi mesi ha compiuto la sua transizione non senza patimenti, per un periodo non ha potuto beneficiare del reddito di cittadinanza pur avendone diritto. Per mantenere il possesso dell'automobile entrambi avrebbero dovuto fare un passaggio di proprietà a loro stessi. La loro testimonianza è stata di forte umanità. Marianna Coppola, psicologa clinica e pediatrica del Saifip dell'azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma ha parlato di democrazia di genere. Il Servizio di Adeguamento tra identità fisica e identità psichica supporta le persone nel percorso di transizione.

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