Il caso della Certosa di Trisulti ai solvranisti, assolto il braccio destro di Steve Bannon

Benjamin Harnwell scagionato dalle accuse di turbativa d'asta e inadempimento di contratti in pubbliche forniture

Steve Bannon e Benjamin Harnwel
di Andrea Tagliaferri
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Sabato 9 Marzo 2024, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 16:03

Certosa di Trisulti, assolto dalle accuse di turbativa d'asta e inadempimento di contratti in pubbliche forniture Benjamin Harnwell, direttore dell'istituto di stampo sovranista e ultraconservatore, che aveva ottenuto la gestione del monastero nel febbraio del 2018 con l'associazione "Dignitas Humane Institute". E poi sfrattato, dopo un lungo contenzioso giudiziario, con una sentenza del Consiglio di Stato nella primavera del 2021.

LE POLEMICHE

La vicenda divenne anche un caso politico che oltrepassò i confini della Ciociaria. Secondo i progetti di Harnwell, braccio destro del politologo americano ed ex stratega di Trump, Steve Bannon, nel monastero cistercense doveva nascere l'Accademia per l'Occidente giudeo-cristiano, un istituto che avrebbe offerto corsi di storia, filosofia, teologia e politica e che, a detta del suo direttore Harnwell, avrebbe «istituzionalizzato i pensieri e le intuizioni politiche di Steve Bannon». La scuola sovranista sarebbe stata finanziata dallo stesso Bannon. Un progetto fortemente osteggiato dalle associazioni e finito all'attenzione della politica nazionale. Ne è poi nato un lungo contenzioso conclusosi con la sentenza del Consiglio di Stato di tre anni fa. Ma Harnwell era ancora alle prese con altri grattacapi giudiziari.

LE CONTESTAZIONI

A margine della disputa amministrativa, la Procura di Roma, competente in quanto il bando per la gestione della Certosa venne assegnato dal Ministero per i beni culturali, nel 2020 aveva aperto un procedimento per una serie di presunti illeciti di natura penale. In particolare erano state ipotizzate irregolarità sia nell'assegnazione del monastero che poi nella gestione del bene. Harnwell, a seguito delle indagini, era stato rinviato a giudizio con le accuse di turbativa d'asta e di inadempimento di contratti in pubbliche forniture. Secondo l'accusa Harnwell, per rispondere ai requisiti del bando ministeriale per l'affidamento del monastero, avrebbe fornito false informazioni sull'associazione da lui presieduta attribuendosi la personalità giuridica, in realtà ottenuta dopo il bando, ma anche indicando un'esperienza quinquennale (mai conseguito secondo l'accusa) nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale e attestando come prova la gestione del piccolo museo monastico di Civita a Collepardo, fatto di cui però non c'era traccia secondo la Procura. Ma per questo capo d'imputazione, lo stesso pubblico ministero ha chiesto l'assoluzione.

LA RICHIESTA

Il pm aveva a invece avanzato la richiesta di condanna ad un anno di reclusione per le presunte inadempienze rispetto a quanto previsto nel contratto stipulato con il Ministero. Ad Harnwell veniva contestato di non aver fatto alcun intervento di recupero, manutenzione ordinaria e straordinaria e gli altri lavori così come indicati nella proposta progettuale presentata dallo stesso in sede di gara. Inoltre, secondo l'accusa, non aveva versato il canone annuo di 100 mila euro per gli anni 2018 e 2019. Infine veniva contestato il fatto che l'associazione non avesse assicurato le condizioni idonee per la conservazione e la fruizione della Certosa di Trisulti, come invece era previsto nella concessione. Ma anche per queste ultime accuse, a fronte della richiesta di condanna del pm, il giudice ha assolto il direttore del "Dignitas Humane Institute" con formula piena.
«Dopo quasi quattro anni di udienze di ogni tipo in tribunale - commenta Harnwell - tutto è finito con la procura stessa che ha chiesto la mia assoluzione per l'accusa di turbativa d'asta. Ed ero stato già assolto dalla Corte dei Conti e dagli altri procedimenti penali».
 

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