Maggioranza, prove di tenuta nel Consiglio sul "question time"

Maggioranza, prove di tenuta nel Consiglio sul "question time"
di Giovanni Del Giaccio
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 09:01

I venti di crisi sembrano attenuarsi nel capoluogo. Com'è stato già in passato in maggioranza ci sono distinguo, si mandano messaggi nemmeno troppo velati, ma alla fine tutti (o quasi) si ritrovano intorno al sindaco, Riccardo Mastrangeli. Oggi la prima verifica, con il consiglio comunale convocato per il "question time". Alle 19 in via del Plebiscito saranno affrontate interrogazioni e interpellanze con risposta immediata in aula. I "numeri" ci saranno? Sembra proprio di sì, salvo qualche dissidente che stasera vorrà far pesare la sua assenza in vista della prossima assise civica, quella del 23 gennaio alle 18,30, quando sarà affrontata la questione del revisore dei conti. Vicenda sulla quale Fratelli d'Italia aveva puntato i piedi, minacciando di votare un proprio nominativo e quindi non arrivare a una decisione.

Il sindaco, Riccardo Mastrangeli, ha spiazzato tutti sostenendo senza mezzi termini che la questione, di fatto, non lo riguarda.

La nomina del revisore era ed è materia di consiglio comunale, fra l'altro si tratta di una figura tecnica e non riguarda il primo cittadino.

LE POSIZIONI

Secondo Fratelli d'Italia, però, l'indicazione sarebbe arrivata direttamente dal predecessore di Mastrangeli, il deputato Nicola Ottaviani, della Lega, cosa che si afferma negli ambienti della politica del capoluogo ma finora non ha trovato un riscontro concreto. Il partito della Meloni cercava o cerca una scusa per "rompere" l'alleanza? Sembra eccessivo, a meno di due anni dall'elezione di Mastrangeli e con una campagna elettorale - quella per le europee - ormai alle porte. Diciamo che qualche consigliere ha sollevato la vicenda del revisore riannodandola alle perplessità sulle piste ciclabili o il bus rapid transit, sulla situazione dello Scalo o sulle opere al palo. Dei "mal di pancia" che in maggioranza sono stati già affrontati e risolti, anche perché Mastrangeli ha sempre tirato dritto. Tra le perplessità sollevate, inoltre, c'è anche qualche promessa mancata sulle recenti elezioni in Provincia. C'è chi aspirava o aveva avuto assicurazioni verso uno scranno a palazzo Iacobucci ma, invece, si è ritrovato escluso come Sergio Iacobucci, pronto a lasciare il gruppo e ancora incerto sul mantenere o meno il sostegno alla maggioranza.

GLI SCENARI

L'unico segnale che può arrivare dalla riunione di questa sera è far mancare il numero legale e quindi evitare che si svolga la seduta per "dire" al sindaco che Fratelli d'Italia fa sul serio. In pochi sono pronti a scommettere su questo, mentre non è da escludere che alcune interrogazioni di rilievo possano arrivare dalla stessa maggioranza, com'è stato anche di recente. Altra ipotesi è che la spaccatura si consumi tra meno di una settimana, quando nel segreto dell'urna non dovesse arrivare una scelta unitaria rispetto al revisore dei conti. "Giochi" da politica locale, insomma, che riguardano equilibri interni ma non i problemi dei cittadini che chiedono di affrontare risolvere al più presto questioni che si trascinano da anni.
Giovanni Del Giaccio
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